Senza CR7 il Siviglia gode: il suo erede ridicolizza il Real dei 'The Best'

La squadra andalusa, a cui Ronaldo aveva segnato 27 reti in 18 partite, ha vinto 3-0 trascinata da una doppietta dell'altro portoghese André Silva. E in Spagna finisce nell'occhio del ciclone Marcelo, grande amico di Cristiano e sogno dei tifosi della Juventus
Senza CR7 il Siviglia gode: il suo erede ridicolizza il Real dei 'The Best'

TORINO - C'era fiducia già alla vigilia della partita contro il Real in casa del Siviglia, che aspettava al 'Sánchez Pizjuán' i madrileni finalmente privi di Cristiano Ronaldo. Già, perché il nuovo idolo della Juventus - come ricordava nei giorni scorsi 'As' - nei suoi anni in 'blanco' era diventato una vera e propria 'bestia nera' per gli andalusi a cui aveva rifilato 27 gol in 18 partite. Una media di 1,5 gol che cresce fino a 1,7 se si prendono in esame solo le 15 sfide andate in scena nella Liga (togliendo quindi le due di 'Copa del Rey' e quella di Supercoppa Europea) in cui CR7 ha trafitto il Siviglia ben 25 volte, con un poker e 4 triplette. Di queste 25 marcature poi, 12 erano arrivate proprio nello stadio del club andaluso (qui segnò il poker e due delle quattro triplette). Numeri che - al di là della teoria espressa da Dani Alves, da Monchi e altri addetti ai lavori secondo cui il Real è ora più forte e imprevedibile senza l'attuale 'Pallone d'Oro' in campo - giustificavano la fiducia con cui il Siviglia si avvicinava la sfida poi vinta 3-0 grazie a una doppietta di André Silva, l'attaccante che CR7 considera il suo erede nel Portogallo e in passato aveva anche consigliato al Real. Un attaccante capace di ridicolizzato la difesa 'The Best', visto che in campo c'erano Sergio Ramos, Varane e Marcelo tutti premiati lunedì con il riconoscimento della Fifa e inseriti nell'undici ideale della passata stagione mentre Modric (sostituito da Lopetegui con il Real già sotto 3-0) è stato eletto il miglior giocatore assoluto proprio al posto di Ronaldo. A soli 22 anni, dopo la stagione poco fortunata al Milan, André Silva cerca ora riscatto nella Liga dove il Siviglia potrà tenerlo anche l'anno prossimo se eserciterà il diritto di riscatto concessogli dai rossoneri. E se per lui ci sono stati solo elogi, sul banco degli imputati in casa Real c'è invece Marcelo, grande amico di Cristiano che i tifosi della Juventus sognano di vedere a Torino con lui ma è finito ora nell'occhio del ciclone e nel mirino della critica in Spagna...

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LE CRITICHE A MARCELO
Uscito per una lesione muscolare al 70' della sfida persa 3-0 dal Real in casa del Siviglia, Marcelo è stato spesso ripreso (come nelle gare precedenti) dal nuovo tecnico Julen Lopetegui ed è stato fortemente criticato dai media iberici. «Marcelo sta mostrando il suo lato peggiore come a inizio stagione», afferma 'As' che poi spiega indirettamente come sia uno degli elementi che ha più pagato la partenza di Zinedine Zidane e - soprattutto - del suo amico Cristiano Ronaldo. «Negli ultimi anni il Real ha basato il suo gioco offensivo sulla profondità concessa ai suoi terzini, con Di Maria e Ronaldo pronti ad accentrarsi per lasciare loro spazio. Ecco così che Marcelo è diventato uno dei laterali più importanti al mondo vincendo il 'The Best' Fifa 2012, 2015, 2016, 2017 e 2018. Con il tempo però il brasiliano ha preso troppo sul serio i suoi compiti in attacco trascurando la fase difensiva e ora la squadra subisce troppo sulla fascia sinistra». Rincara la dose l'altro giornale madrileno 'Marca' sulla sua edizione online: «Quando è in forma nessuno è come Marcelo, che nei suoi colpi ha corsa, gol e assist olttre ad essere uno dei migliori della rosa dal punto di vista tecnico. Allo stesso tempo però, le sue carenze sono evidenti e le mostra sempre più di frequente. Con la scusa del suo apporto in fase offensiva poi, sembra aver deciso che difendere è un qualcosa di secondario mentre per un difensore quella è la priorità». Critiche forti, che potrebbero concincere presto il terzino brasiliano a cambiare aria e, chissà, magari raggiungere CR7 a Torino...

 

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TORINO - C'era fiducia già alla vigilia della partita contro il Real in casa del Siviglia, che aspettava al 'Sánchez Pizjuán' i madrileni finalmente privi di Cristiano Ronaldo. Già, perché il nuovo idolo della Juventus - come ricordava nei giorni scorsi 'As' - nei suoi anni in 'blanco' era diventato una vera e propria 'bestia nera' per gli andalusi a cui aveva rifilato 27 gol in 18 partite. Una media di 1,5 gol che cresce fino a 1,7 se si prendono in esame solo le 15 sfide andate in scena nella Liga (togliendo quindi le due di 'Copa del Rey' e quella di Supercoppa Europea) in cui CR7 ha trafitto il Siviglia ben 25 volte, con un poker e 4 triplette. Di queste 25 marcature poi, 12 erano arrivate proprio nello stadio del club andaluso (qui segnò il poker e due delle quattro triplette). Numeri che - al di là della teoria espressa da Dani Alves, da Monchi e altri addetti ai lavori secondo cui il Real è ora più forte e imprevedibile senza l'attuale 'Pallone d'Oro' in campo - giustificavano la fiducia con cui il Siviglia si avvicinava la sfida poi vinta 3-0 grazie a una doppietta di André Silva, l'attaccante che CR7 considera il suo erede nel Portogallo e in passato aveva anche consigliato al Real. Un attaccante capace di ridicolizzato la difesa 'The Best', visto che in campo c'erano Sergio Ramos, Varane e Marcelo tutti premiati lunedì con il riconoscimento della Fifa e inseriti nell'undici ideale della passata stagione mentre Modric (sostituito da Lopetegui con il Real già sotto 3-0) è stato eletto il miglior giocatore assoluto proprio al posto di Ronaldo. A soli 22 anni, dopo la stagione poco fortunata al Milan, André Silva cerca ora riscatto nella Liga dove il Siviglia potrà tenerlo anche l'anno prossimo se eserciterà il diritto di riscatto concessogli dai rossoneri. E se per lui ci sono stati solo elogi, sul banco degli imputati in casa Real c'è invece Marcelo, grande amico di Cristiano che i tifosi della Juventus sognano di vedere a Torino con lui ma è finito ora nell'occhio del ciclone e nel mirino della critica in Spagna...

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