Perché Agnelli vuole Moratti presidente della Figc

Perché Agnelli vuole Moratti presidente della Figc© Inter via Getty Images

Chi l’avrebbe mai detto? Dodici anni dopo Calciopoli, dodici anni intrisi di veleni e di polemiche, di laceranti sentenze della giustizia sportiva e ordinaria, di una rivalità divenuta acerrima, il presidente della Juventus candida l’ex presidente dell’Inter al vertice della Federzione Italiana Giuoco Calcio, le cui elezioni si terranno lunedì 22 ottobre. In queste ore sapremo se la mossa di Andrea Agnelli non sia soltanto coraggiosa e certamente spiazzante per i i tifosi bianconeri e nerazzurri che, sul tema, si sono mescolati o divisi. Domani la Lega di Serie A, il cui presidente Gaetano Micciché è l’altro promotore della Proposta Moratti, deve presentare il suo candidato, da opporre a Gabriele Gravina, sostenuto dalla sua Lega Pro, dai dilettanti, dagli arbitri e dagli allenatori. Sulla carta, Gravina raccoglie il 63% dei consensi e, qualora si presentasse, Moratti dovrebbe scalare un’autentica montagna per sovvertire le previsioni.

L’ex presidente dell’Inter ne è consapevole, ma, paradossalmente, non è questo il punto, anche se è l’ostacolo più arduo da superare perché l’Uomo del Triplete sieda sulla poltrona più importante di Via Allegri che, dal 1959 al 1961, venne occupata dal giovanissimo Umberto Agnelli, papà di Andrea. Il quale, non soltanto in Moratti vede il presidente ideale di una Federazione da riportare all’onor del mondo, dopo il disastro della mancata qualificazione alla fase finale del mondiale, la prima in sessant’anni, per non dire della giustizia sportiva in gravissima crisi di credibilità ed efficienza. Presidente dell’Eca, alla guida di un club senza limiti e confini, fresco di rivoluzione interna che ha sacrificato Marotta, sostenendo Moratti con l’appoggio di altre Grandi, Agnelli giocare la sua partita anche in Figc. Stavolta o la prossima, vince lui.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video