UDINE - «Io allenatore-manager? Con la società abbiamo sempre deciso insieme, poi do le mie idee ma più stiamo insieme e più ci conosciamo. Dico la mia, poi c'è Fabio (Paratici, ndr) che è bravissimo a cercare giocatori ed io sono fortunato ad avere uno staff importante, che lavora molto». Lo ha detto Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky dopo la vittoria per 2-0 sul campo dell'Udinese. «Con la società discutiamo di tutto non per essere perfetti ma per fare meno errori possibili - ha aggiunto il tecnico della Juventus -. Oggi ai ragazzi avevo detto di chiudere la partita perché volevo passare bene la sosta. In più non abbiamo preso gol: dobbiamo porci degli obiettivi altrimenti c'è il rischio di sedersi».
LA PARTITA - Allegri ha poi analizzato il match: «Devo dire bravi ai ragazzi, hanno fatto una delle migliori partite finora. Era una gara difficile, ma l'abbiamo dominata, concedendo quasi nulla all'Udinese e creando tanto. Avevamo lavorato per far bene all'inizio, ma ora una sosta ci voleva. I ragazzi hanno dimostrato grande personalità e maturità. Stiamo perseguendo degli step di miglioramento, sappiamo dove serve. Dobbiamo avere meno fretta - ha spiegato -, fare passaggi piu veloci e usare tutto il campo, come si è visto oggi. Abbiamo grandi valori tecnici e la condizione fisica sta crescendo».
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I SINGOLI - Allegri si sofferma poi sui singoli. Cristiano Ronaldo? «Io valuto quello che vedo in campo, non vivo con lui fuori - risponde a chi gli chiede come sta vivendo la situazione extra calcistica -. Ha fatto una bella partita. È sereno, si allena, gioca e fa gol». Bentancur «da mezz'ala può fare grandi cose, ha fatto gol, ha giocato bene tatticamente e tecnicamente, sta crescendo». Matuidi è stato sostituito dopo che ha avvertito «un flessore un po' duro, ho preferito non rischiarlo».
LA DEDICA DI BENTA - Alla fine del match fari punatti anche su Rodrigo Bentancur, schierato titolare e autore del gol che ha sbloccato il match: «Sono molto contento. Abbiamo giocato molto bene - ha raccontato il centrocampista uruguaiano -. La verità è che sono molto felice, è il mio terzo gol in carriera, il primo con la Juventus. L'importante, però, era vincere. Lo dedico a mia mamma che mi guarda dal cielo».