Juventus, doppia missione: battere lo United in Coppa e ingaggiare gli scontenti

Bianconeri già oltre Pogba. Il francese resta pesantemente in bilico. Voci su Lukaku
Juventus, doppia missione: battere lo United in Coppa e ingaggiare gli scontenti

TORINO - Cinque giorni al primo dei due incroci dal sapore d’Europa, settimane infinite per trovare la quadra su ciò che in fondo tutti desiderano. Comprare, per chi vuole; vendere, per chi ha bisogno di liberarsi di elementi (e pensieri) scomodi; partire, per chi non avrebbe nulla da guadagnare in caso di permanenza. Protagonisti, sul campo e nei cenacoli del mercato, due società, due squadre che in Champions stanno sempre bene, pur vivendo momenti particolarmente distinti. C’è la Juventus che martedì può distanziare tutti nella corsa al primato in un girone già sottoposto a una discreta tirannia. E c’è un Manchester United bisognoso di impilare una serie di risultati utili per silenziare la critica che anche ieri - giusto per coerenza - ha ripreso a picchiare duro su José Mourinho. E se lo Special One vacilla da un pezzo, Paul Pogba s’è già iscritto al gran ballo dei pericolanti. Con lui, altri compagni di squadra, mentre il ds bianconero Fabio Paratici osserva la situazione.

C’è caso che, insomma, United-Juve sia una sfida sbilanciata sul prato e fuori. Per carità, la bottega dei Red Devils non contempla la voce “on sale” (“in saldo”) sulla collottola dei giocatori seguiti dai top club, ma l’interesse monta. Così succede che il Polpo resti in pole nelle preferenze della Juventus: a Torino il centrocampista è già stato, s’è trovato benissimo e si troverebbe altrettanto bene a condividere gioie ed emozioni con amici ai quali per ora è legato da una chat. Il problema è legato al fatto che a Manchester intendano rientrare della spesa sostenuta nel 2016 (110 milioni con i bonus) e sull’ingaggio si dovrebbe trattare con Mino Raiola, agente che con la Juve può siglare più di un affare (anche l’olandese Matthijs de Ligt dell’Ajax nel giro) e più di un rinnovo di contratto (Blaise Matuidi, Moise Kean). Senza contare che, seppur la procura non risulti essere più sua, l’italo- olandese conosce a memoria quel Romelu Lukaku che ciclicamente torna a circolare nell’orbita bianconera.

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