Cristiano Ronaldo pronto a scatenare la sua rabbia in campo

CR7 è in forma, carico e smanioso di fare subito gol. Si è isolato dalle vicende americane alle quali vuole rispondere con il pallone.
Cristiano Ronaldo pronto a scatenare la sua rabbia in campo© Marco Canoniero

TORINO - Ha incassato in silenzio, fremendo in attesa di questo pomeriggio per poter rispondere nel modo in cui gli riesce meglio. Cristiano Ronaldo oggi torna in campo con un urlo che ruggisce dentro: adesso gioco io. Adesso spacco tutto quelo che avrei voluto spaccare in queste settimane di reazioni represse e di isolamento dal mondo per escludere qualsiasi disturbo alla sua maniacale concentrazone sul calcio e sulle partite contro il Genoa e contro il Manchester United. Intendiamoci, se si dà retta chi gli sta vicino tutti i giorni e a quelli che lo conoscono da anni, la vicenda di Kathryn Mayorga, l’americana che lo accusa di stupro, non lo turba affatto. «Sa di essere innocente e non avere nulla da temere in questa vicenda», è il ritornello da tre settimane a questa parte. Mentre i compagni e il tecnico lo vedono, effettivamente concentrato e senza veli d’ansia a opacizzare le sue prestazioni, almeno in allenamento, durante il quale CR7 dà sempre il massimo, Mentre dall’altra parte dell’Oceano, la polizia di Las Vegas indaga sul suo conto con una prospettiva che va dall’archiviazione al processo penale per stupro.

Allo stato attuale delle cose la prima ipotesi è data come più probabile, anche se gli elementi a disposizione non consentono analisi molto più approfondita dell’ottimismo dei legali di CR7 e dell’oggettiva difficoltà da parte della Mayorga di dimostrare le sue accuse. Nelle corso delle prossime tre settimane ci sarà l’audizione di Cristiano Ronaldo che deporrà in videoconferenza. E, teoricamente, entro dicembre potrebbero essere chiuse le indagini e un giudice dovrebbe decidere se ci sono elementi sufficienti al rinvio a giudizio. Nella prima ipotesi la questione si risolverebbe con l’unico strascico dell’eventuale causa civile intentata dalla Mayorga (che vorrebbe altri 200 mila euro, ma si ritroverebbe in una posizione estremamente debole dopo un’archiviazione del caso sul fronte penale). Nell’ipotesi del processo, Ronaldo dovrebbe affrontare il dibattimento, ma con tempistiche non esattamente brevi perché pure la giustizia americana, non solo la nostra, non è particolarmente speedy.

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