Juventus, Agnelli: «Mai introdotti striscioni su Superga allo stadio. Chi lo dice afferma il falso!»

Il presidente della Juventus all'assemblea dei soci chiarisce alcuni punti sollevati dalla trasmissione Report. «Ci sono delle sentenze che chiariscono i fatti, le si deve tenere presente»


TORINO - Andrea Agnelli respinge l'illazione, emersa durante la trasmissione Report di lunedì scorso, che la Juventus abbia in qualche modo favorito l'introduzione di striscioni con vergognosi riferimenti alla tragedia di Superga nel derby del 23 febbraio 2014. All'inizio dell'Assemblea dei soci che oggi approverà il bilancio 2017-18 il presidente della Juventus ha spiegato: «E' necessario un chiarimento doveroso, una trasmissione tv ha portato attenzione su fatti riguardanti rapporti della società con ultrà. E' bene ricordare che la nostra società è stata sanzionata dalla giustizia sportiva per aver venduto biglietti in numero superiore alla legge Pisanu (che prevede il massimo di 4 tagliandi, mentre la Juventus vendeva a gruppi ultrà blocchi molto più consistenti, ndr) e perché il responsabile della sicurezza D'Angelo ha favorito ingresso materiale non autorizzato in occasione del derby. Rispetto a quei fatti voglio sottolineare come la Juventus oggi rispetti le procedura di vendita in modo rigoroso e non può accettare che si insinui che la società sia collegata in qualche modo al bagarinaggio, inoltre Alessandro D’Angelo non ha favorito introduzione di striscioni che io ho definito "canaglia" a proposito Della tragedia su Superga, non lo dico solamente io ma lo prova chiaramente la sentenza della giustizia sportiva e il fatto che i responsabili di quegli striscioni siano stati consegnati alla giustizia e condannati in quanto rei confessi. Ogni altra affermazione è falsa e sarebbe ora che chi si esprime su questi fatti tenesse conto delle sentenze».

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