TORINO - Le strisce fanno discutere. In questo caso l’assenza delle classiche strisce bianche e nere sulla maglia della Juventus targata 2019-20 (non è ufficiale, ma l’indiscrezione sulla maglia divisa in due per il lungo, con una striscia rosa tra il bianco e il nero, prende quota) hanno scosso il popolo juventino, che si è scoperto tradizionalista. Non è un plebiscito (i no prevalgono con appena il 53%), ma i commenti su Tuttosport.com di chi ha votato contro sono più agguerriti rispetto a chi ha abbracciato favorevolmente la scelta epocale. «Sono maglie per il palio? Orrende » dice in maniera schietta Bruce. «Che schifo, oltre 100 anni di storia gettati via» sottolinea SAC854. «Oscene, veramente quanto di peggio mai visto dopo la maglia mimetica del Napoli» osserva pietrorocche con tanto di paragone - in negativo - con le maglie che l’avversario partenopeo ha esibito nel 2013-14. E c’è pure chi ancora non ci crede, come Lefty1969 che si chiede: «Ma seriamente saranno così?». Senza contare gli scaramantici: «Maglia che vince non si cambia!» sbotta Montecampione. Insomma, il primo impatto è negativo e la maggioranza rivendica le strisce citando pure un brano dell’inno («Simili a degli eroi abbiamo il cuore a... STRISCE! » hasta el final siempre) per ribadire come facciano parte del Dna juventino.
Cerchiamo però di capire, tra chi promuove la nuova maglia, che cosa attrae della rinnovata divisa. «Spezzo una lancia in favore di queste eventuali nuove maglie: se non altro, non avrà più la famosa “toppa” dello sponsor appiccicata sopra. E poi, voglio dire, più “bianco che abbraccia il nero” di così» spiega carmabianconero. Questione puramente estetica, dunque. «Più la guardo e più mi piace, semplicemente rivoluzionaria e anticonformista » gongola Bruno. «Dai, non è male, basta che si vinca » aggiunge JuveWJuve. «E c’è Valderaman che rivendica la primogenitura. «A me piace un sacco, anche perché è pressoché identica ad un figurino che realizzai io un paio di anni fa».
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