Juve, Allegri: «Voglio gol su palla inattiva. Champions? Il Barça è favorito»

L'allenatore bianconero commenta il ritorno di Pogba a Torino: «Le standing ovation facciamole per i nostri giocatori»

TORINO -  Il messaggio di Massimiliano Allegri in vista della partita casalinga di domani contro il Cagliari è chiaro: «Dobbiamo vincere, non possiamo lasciare per strada punti». Vietati rischi e cali di tensione: «A Empoli abbiamo avuto delle difficoltà oggettive, vincere le partite non è semplice, sono tutte squadre che hanno obiettivi. E quest'anno per le altre, contro di noi, è ancora più una sfida fare risultato positivo, un risultato da ricordare. Noi dobbiamo avere rispetto e non lasciare punti per strada, non possiamo assolutamente sbagliare perché Inter e Napoli sono lì. Il campionato è diverso dalla Champions, serve più concentrazione e attenzione. Noi possiamo mettere a rischio questo campionato perché abbiamo questi cali di tensione, paradossalmente abbiamo subito meno col Genoa che a Empoli. Il Cagliari è la squadra che corre più di tutti e Pavoletti, dentro l'area, è uno dei più forti ad attaccare la palla di testa».

SULLE SCELTE DI FORMAZIONE - «Pjanic e Matuidi giocano. Devo scegliere tra Bentancur, Cuadrado mezzala o Khedira, che però è tanto che non gioca. Dietro rientra Cancelo; ci sarà Bonucci e un altro centrale in mezzo; a sinistra De Sciglio o Alex Sandro. Davanti Ronaldo gioca, Mandzukic devo valutarlo e pure Douglas Costa sta tornando in buona condizione. In porta gioca Szczesny. Abbiamo due grandi portieri, Perin avrà occasioni prossimamente: Mattia è un grande portiere, è stato un bell'acquisto, può diventare il portiere del futuro».

SU CRISTIANO RONALDO - «Cristiano Ronaldo imprescindibile? Quando hai giocatori come lui, Messi, o quando avevo Ibra al Milan è normale che i gol li facciano loro… Poi fortunatamente noi abbiamo Dybala e Mandzukic, che sono attaccanti che segnano. Contro il Cagliari bisogna tornare a far gol su palla inattiva. A parte il gol di Bonucci, non ne abbiamo fatto e dobbiamo tornare a farne… abbiamo un deficit su punizioni, calci d'angolo e punizioni laterali».

SULLE PUNIZIONI - «Da lontano è più facile che tiri Ronaldo, da più vicino Dybala e Pjanic sono più pericolosi… Adesso ci sono delle divisioni sui calci piazzati. Cristiano è intelligente e sa che Pjanic e Dybala calciano bene. Sì, abbiamo deciso di sfruttare tutti i calcianti che abbiamo e ne abbiamo tanti».

SULLA CONCRETEZZA - «Stiamo andando forte, ma quelli dietro vanno forte pure loro. L'Inter sta facendo un grande campionato, la differenza tra noi e il Napoli è lo scontro diretto. Adesso pensiamo a battere il Cagliari, poi penseremo al Manchester. Guardavo un po' di numeri l'altro giorno, creiamo di più ma abbiamo una percentuale realizzativa più bassa. Ci mancano i gol su palla inattiva»

SUI GOL SUBITI - «Per essere quasi perfetti cosa manca? Bisogna porsi degli obiettivi, innanzitutto bisogna non prendere gol. Ne abbiamo presi 7, la proiezione è 28 che significherebbe rischiare di compromettere il campionato. Sopra i 30 gol subiti lo scudetto non lo vinci. Non dobbiamo abbassare la velocità di passaggio soprattutto contro squadre che giocano in verticale come Empoli e Cagliari».

SU BARELLA - «Barella è giovane e bravo, sicuramente Maran lo conosce meglio di me perché lo allena. Insieme a Bernardeschi, Chiesa, Romagnoli e Rugani saranno il futuro della Nazionale»

SU BERNARDESCHI - «Bernardeschi? Ci vuole equilibrio nei giudizi. Federico ha fatto passi da gigante, se nell'ultimo periodo ha giocato meno è perché si è portato dietro un problema subito in Nazionale. Federico è giovane, ha fatto un balzo in avanti gigantesco però deve trovare la giusta maturità. Lui come gli altri giovani».

SUGLI INFORTUNATI - «Col Cagliari staranno indisponibiliChiellini e Bernardeschi, mentre Mandzukic e Khedira tornano tra i convocati. Spinazzola doveva già giocare con la Primavera, poi abbiamo preferito evitare per via del campo pesante».

SU PRIVILEGI O PRESSIONI - «Non mi sento l'allenatore più privilegiato del mondo, ma so che ho la fortuna di allenare in una delle società più importanti d'Europa. Abbiamo l'ambizione di vincere la Champions, ma non è scontato così come il campionato».

SULLA CHAMPIONS - «Lo scorso anno, quando il Real Madrid in autunno era a venti punti dal Barcellona in Liga, io dissi che il Real era la candidata numero uno per vincere la Champions. Poi per sfortuna noi non siamo riusciti a batterli e loro hanno vinto di nuovo come avevo pensato io. Quest'anno la candidata numero uno a vincere la Champions è il Barcellona. Non sono scaramantico, sono obiettivo e realista. Perché? Perchè basta vedere le partite e non guardarle. Noi siamo tra le prime quattro candidate, ci vuole calma».

SU BUFFON E IL PSG - «Mi fa piacere che Buffon rientri in Champions, tra l'altro in uno stadio non semplice. Il Psg lo guardo, sarà uno dei protagonisti in Champions».

SU POGBA - «Parlare di Pogba o di altri giocatori che non sono della Juve non serve a niente, non voglio parlare di altre squadre. E' un grandissimo giocatore con molto margini di miglioramento perché ha 25 anni e quindi non ha ancora raggiunto la maturazione. Ora è del Manchester e purtroppo mercoledì lo dobbiamo incontrare, se stesse a casa sarebbe meglio. Una standing ovation per Pogba stile Cristiano Ronaldo? No, quella vanno fatte per i nostri giocatori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...