Quando lunedì, nel ritirare la Panchina d’oro, ha detto: «Ho ancora tanto tempo alla Juventus» non era una frase fatta e spesa solo per allontanare l’ipotesi della Nazionale, ma un reale progetto che lo stimola e che, almeno per il momento, trova la Juventus assai soddisfatta. Allegri è l’allenatore perfetto per la società: non interferisce con le complesse strategie di mercato che prevedono sempre grandi (o grandissimi) arrivi, ma anche partenze eccellenti che il livornese si fa andare bene senza fiatare; gestisce i campioni con saggezza e sapendo mantenere sempre un grande equilibrio nello spogliatoio, nonostante i fisiologici malumori di chi sta fuori; ha uno stile e un aplomb che sembrano scolpiti per interpretare la linea di sobrio understatement bianconero; va d’accordo con Andrea Agnelli e Fabio Paratici. L’idea di proseguire ancora insieme, quindi, piace ad entrambe le parti, anche se la stagione è giovane e le cose nel calcio possono mutare sempre piuttosto rapidamente. Ora, però, il futuro sembra più delineato nei progetti di club e tecnico.