Chiellini bussa alla storia della Juve

Tornato alla Continassa, punta la 483ª partita in bianconero. Con la Spal o il Valencia lascerà indietro Bettega: sarà tra i 5 più presenti di sempre. Entro primavera a quota 500, nella prossima stagione può superare Furino a 528

TORINO - Si stenta a credere che a pronunciare le parole estratte dall’archivio di Tuttosport sia stato Giorgio Chiellini: «Sono in attesa di un confronto, con il mister e con la società. Ai giocatori più importanti sono stati rinnovati i contratti, ma tanti non sono stati ricompensati come meriterebbero: siamo in attesa di essere trattati come gli altri. Vorrei sapere se la società vuole puntare sul sottoscritto o se invece non sono gradito: nel caso non avrei problemi a trovare un’altra squadra, magari un po’ inferiore ma la troverei». Era il 16 luglio 2007 e anche la Juventus, appena tornata in Serie A, non avrebbe avuto problemi a trovare un altro difensore. Magari un (bel) po’ inferiore.... Quasi certamente non uno capace di entrare tra i cinque giocatori con più presenze nell’intera storia bianconera: cosa che Chiellini, rientrato ieri alla Continassa dalla Nazionale, farà sabato contro la Spal o, se Allegri deciderà di preservarlo per la Champions, martedì contro il Valencia. La sua prossima partita in bianconero sarà la 483ª, una in più di Roberto Bettega: davanti a lui solo Furino con 528, Scirea con 552, Buffon con 656 e Del Piero con 705.

LA SVOLTA - Quel messaggio a muso duro alla società, lanciato nel ritiro di Pinzolo da un ventiduenne Chiellini, avrebbe potuto interrompere la serie a 58. L’effetto fu invece una dura strigliata pubblica (probabilmente ancor più dura in privato) del tecnico Claudio Ranieri - «E’ Chiellini, non Del Piero» - che però non si fece preconcetti nelle scelte successive. Dal rischio di un addio alla svolta della carriera passarono due mesi e mezzo. Terzino sinistro titolare fino alla quarta di cam pionato, uno Juve-Roma 2-2 in cui la coppia centrale Andrade-Criscito fu distrutta dall’infortunio del portoghese e da Totti, Chiellini restò in panchina alla quinta, turno infrasettimanale contro la Reggina. Alla sesta, derby deciso da un gran gol di Trezeguet al 93’, Ranieri lo lanciò al centro della difesa accanto a Legrottaglie: prestazione sontuosa di entrambi e nascita di uno dei più forti difensori centrali della storia bianconera.

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