CICLO - La trasferta di Firenze arriva dopo il primo “traguardo volante” tagliato dalla Juve, la qualificazione agli ottavi di Champions, ma Allegri ne vuole subito altri. Fermo restando che ai traguardi veri manca tempo, dicembre sarà un mese ricco di fascino e difficile, con l’incognita delle partite natalizie: «Ci aspetta un bel pezzo di campionato. Ad aprile sarà il più importante, ma ora pensiamo a domani, poi riposeremo e penseremo all’Inter, poi andremo in Svizzera per mantenere il primo posto in Champions perché ora è molto importante. Quanto alle vacanze, non devono essere un’incognita, abbiamo Roma e Atalanta. La cosa strana sarà il Natale in ritiro. Cercheremo di mangiare meno panettoni e pandori, anche perché a Bergamo il 26 farà anche freschino. Prima però pensiamo a Fiorentina, Inter, Torino e derby che è sempre complicato. Ora però la cosa più importante di tutte è Firenze». Dove c’è Pjaca, in prestito e in difficoltà: «Ha subito un brutto infortunio e serve tempo. Ha grandi qualità, non so come sta facendo a Firenze, perché bisogna i giocatori bisogna vederli di persona e dal vivo per valutarli. Sta a lui mettere l’energia giusta per diventare quello che stava diventando».