Scritte choc al Franchi: Firenze si ribella e si muove la Digos. E Marchisio...

Presa di posizione del sindaco contro gli insulti a Scirea e alla evittime dell'Heysel, mentre le forze dell'ordine hanno avviato un'indagine. L'ex calciatore della Juventus sui social: «È una deriva verso il baratro»

FIRENZE - «Le scritte apparse a Firenze (prima di Fiorentina-Juventus 0-3, ndr) sono incommentabili. Non bisogna dargli peso, altrimenti diamo coraggio a delle persone squallide». Anche Roberto Mancini, ct degli dell'Italia, ha preso posizione sul messaggio choc tracciato con lo spray contro lo storico capitano bianconero Gaetano Scirea e le vittime dell'Heysel, apparso a qualche centinaio di metri dallo stadio Franchi, fuori dalla zona di prefiltraggio dei tifosi. La Digos di Firenze ha acquisito i filmati delle telecamere per risalire agli autori. In un primo momento si era pensato che la vergognosa scritta fosse vecchia e riportata all'attenzione dalle immagini messe in circolo via web e sui social in concomitanza con la sfida, da sempre accesa, fra viola e bianconeri.

FIRENZE SI RIBELLA - Il fatto che le forze dell'ordine già ieri abbiano avviato un'indagine ha confermato invece il contrario come pure il Comune che, insieme alla Fiorentina, ha attivato immediatamente una squadra di pronto intervento per rimuovere in pochi minuti la scritta «opera di qualche idiota che non rappresenta il vero cuore di Firenze» ha rimarcato via Twitter il sindaco Nardella. La stessa società viola ha subito preso le distanze con fermezza l'episodio, dal presidente onorario Andrea Della Valle («come società condanniamo con forza il contenuto di queste scritte ingiuriose e irrispettose verso l'ex capitano della Juventus Gaetano Scirea e delle vittime dell'Heysel») all'allenatore Stefano Pioli che proprio nel 1985 giocava nella squadra bianconera. Pure oggi all'interno del clan viola si respiravano rabbia e amarezza insieme però alla convinzione che un solo gesto, per quanto vergognoso, non deve macchiare una società e una città intere. Resta l'amaro in bocca per tutto il calcio italiano. «È una deriva verso il baratro che si percepisce anche da molto lontano..», il messaggio dell'ex juventino Marchisio, ora a San Pietroburgo.

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