Primati e record: la Juventus riscrive la storia

TORINO - Dopo i tanti trionfi con la maglia del Real Madrid anche nella sua nuova avventura italiana CR7 continua a mietere consensi e record, eguagliando - per esempio - quello stabilito da John Charles nel lontano 1957-58. Il gallese era riuscito a segnare 10 reti in 14 giornate, nessun altrettanto debuttante con la Juventus era riuscito a stare ai suoi livelli nei sessant’anni successivi. Tranne Ronaldo, per l’appunto, che ha ripetuto quanto fatto dal gallese con il rigore realizzato sabato a Firenze.

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BATTUTO CAPELLO
Primati personali che aiutano a costruire quelli bianconeri. Ronaldo è l’elemento fondamentale della squadra di Massimiliano Allegri, partita come nessun altro in Serie A. Con la vittoria nell’anticipo la Juventus ha raggiunto quota 40 punti, come mai era stato fatto prima nelle fatidiche 14 giornate. Il record precedente? Sempre bianconero: i 39 punti della squadra allenata da Fabio Capello nel 2005-06. Per entrambe, 13 vittorie, ma quella Juventus aveva incassato una sconfitta (con il Milan), quella attuale un pareggio (con il Genoa). Un passo che significa una media punti di 2.86 a partita, migliore di quel 2.68 che aveva fatto registrare la squadra di Antonio Conte nel 2013-14, la stagione dello scudetto conquistato con 102 punti. Un dato che gli uomini di Allegri potrebbero migliorare: se riuscissero a mantenere il passo attuale, raccoglierebbero 69 punti, per un risultato finale di 109.

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TRASFERTE DA PADRONI
Sono numeri che i bianconeri supportano grazie a una capacità offensiva ulteriormente migliorata con l’arrivo di Ronaldo (270 i tentativi di tiro, mai erano stati così tanti in 14 turni) e a una solidità in trasferta finora impressionante. Dei cinque campionati europei più importanti, la Juventus è l’unica a non essere ancora stata battuta fuori casa nell’anno solare 2018: mancano il derby con il Torino e la partita in casa dell’Atalanta per provare a mantenere immacolato il ruolino di marcia. Un cammino che, comunque, era stato avviato nel 2017 quando, il 19 novembre, i bianconeri avevano incassato l’ultima sconfitta lontana dall’Allianz Stadium, il 3-2 a Marassi contro la Sampdoria di Marco Giampaolo. Da allora, in campionato, 10 vittorie e 3 pareggi nel 2017-18 e 7 vittorie nel 2018-19, per un totale di 17 successi in 20 partite da imbattuti. Un bottino complessivo che sale a 23 se si vanno ad aggiungere anche le 6 partite di Champions League.

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UN OCCHIO AL MILAN
Sono ancora lontane le strisce consecutive fatte registrare dal Milan in campionato, come le 58 partite consecutive senza sconfitte dal 26 maggio 1990 al 21 marzo 1993 (le Juventus è quota 14) e come quelle per l’imbattibilità esterna consecutiva (38, sempre di quel Milan), ma i bianconeri si sono messi in moto. Nel mirino i primati dei campionati a 20 squadre: le 33 vittorie della Juventus 2013-14 (i bianconeri sono a 13), i 15 successi esterni dell’Inter 2006-07 (oggi la Juventus è a 7), le 12 vittorie consecutive in trasferta della Roma tra 2016-17 e 2017-18 e le 11 di seguito in una sola annata dell’Inter 2006-07. Ad Allegri piace poco parlare di questi numeri - per pallonara scaramanzia - ma se il passo resterà quello attuale, non se ne potrà fare a meno.