TORINO - Ieri ha svolto ancora un lavoro personalizzato, insieme con gli altri due infortunati, Sami Khedira e Alex Sandro. Ma da oggi Emre Can dovrebbe intensificare gli allenamenti e riaggregarsi al gruppo con l’obiettivo di essere in panchina venerdì sera allo Stadium per la sfida contro l’Inter, addirittura in anticipo rispetto alle previsioni dello staff medico e tecnico che avevano ipotizzato la sua disponibilità a partire dalla metà del mese. Pur nella difficoltà di aver dovuto affrontare un intervento chirurgico per rimuovere due noduli tiroidei e un lungo decorso post operatorio, le notizie positive che arrivano dalla Continassa confermano come il centrocampista tedesco abbia vinto la sua partita con la malattia e possa adesso gettarsi alle spalle quella parentesi della vita per rituffarsi nella sua carriera.
SCAMPOLI DI GARA - Venerdì saranno trascorsi 39 giorni da quando Emre Can è finito sotto i ferri, operato a Francoforte, sua città natale, il 29 ottobre dal professor Vorlaender dopo vari consulti: la soluzione chirurgica è sembrata a tutti i medici interpellati quella migliore. Per venti giorni il centrocampista bianconero è rimasto in Germania, poi ha fatto finalmente rientro a Torino per ricominciare con la riatletizzazione. La lontananza dal campo è stata dura da superare, come ha rivelato lo stesso giocatore, ma il ritorno alla Continassa e l’abbraccio dei compagni, rimasti semprei in stretto contatto con lui, sono stati la spinta per la ripartenza. E il recupero sta andando a gonfie vele, tant’è che Massimiliano Allegri pensa di portarlo in panchina per il derby d’Italia e chissà che non ci scappi anche un quarto d’ora in campo: ovviamente la sceta è legata all’andamento della partita. (...)
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