Pagina 2 | Dybala dietro la maschera: «Juventus, sono il tuo gladiatore»

TORINO - Sul piano tecnico ha poco da imparare, ma avere due compagni come Cristiano Ronaldo e Mario Mandzukic può essere d'aiuto a Paulo Dybala sotto il profilo del carattere e della grinta. Aspetti che la 'Joya' non sottovaluta affatto, come ha spiegato lui stesso in un video realizzato dal suo sponsor tecnico (Adidas, che lo è anche del club bianconero) il cui emblamatico titolo è 'Behind the Mask'. Un minidocumentario di 11 minuti circa per viaggiare all'interno della «vita del gladiatore». Ed è lo stesso argentino della Juventus a definirsi così: «Il gesto della 'maschera' va al di là dell'esultanza per un gol, è piuttosto un messaggio: per combattere i gladiatori indossano la maschera. L'idea mi è nata dopo la Supercoppa persa a Doha contro il Milan, quando sbagliai un rigore. È lì che mi è venuta voglia di rialzarmi e combattere ancora di più». Ecco di cos'altro ha poi parlato il fantasista bianconero...

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IL GOL PIÙ BELLO
Dybala sceglie poi il gol più bello segnato in maglia Juventus, indicando quello realizzato nel finale di match contro la Lazio all'Olimpico nella passata stagione (01- il risultato finale): «È stato il più creativo, perché sono stato bravo a superare un difensore e poi potevo prendere il rigore, invece ho resistito alla pressione di un altro giocatore (Parolo, ndr) per provare la giocata. E dopo il gol ho provato una sensazione incredibile e tanta gioia per come si era sviluppata la partita». Una partita vinta al 93' dalla squadra di Allegri proprio grazie a questa sua prodezza.

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NUMERO 10
La 'Joya' ricorda poi i suoi primi tempi torinesi: «Sono arrivato qui quattro anni fa quando avevo 21 anni e ho iniziato a giocare con la maglia numero 21 che nella storia della Juventus è molto importante». Già, basti pensare che prima di lui lo avevano indossato Zinedine Zidane e Andrea Pirlo, anche se da un paio di anni è un altro quello che Dybala ha sulla schiena: «È stata la società a chiedermi di prendere il numero 10 e non è stata una decisione facile, perché sapevo che le critiche sarebbero state più dure. Dopo averci pensato bene però alla fine ho accettato la sfida: questo è un grande club e sento di essere molto fortunato per il fatto di essere qui». Una fortuna che lui vuole meritarsi giorno dopo giorno...

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CAMPIONE DENTRO E FUORI
«È essenziale concentrarsi su quello che deve arrivare - ha detto ancora Dybala - Nei giorni dopo la partita è importante il relax, poi allenarsi bene e alimentarsi correttamente in vista degli appuntamenti successivi». Come importante è l'affetto degli amici - quelli d'infanzia che si vedono nel video mentre giocano alla play insieme a lui - e della mamma Alicia con cui passeggia per le vie di Torino. Ma ad amarlo sono anche i tifosi della Juventus, che lo aspettano alla Continassa per chiederli autografi e selfie ricevendo da Paulo grande disponibilità: «La gente mi ha trattato sempre bene e ho molti fan. I tifosi della Juventus mi vogliono bene ma anche quelli di altre squadre sono gentili con me. E una cosa incredibile e io cerco di non deluderli. Sono una persona tranquilla che non si approfittà della notorietà ma se la gode». Un legame speciale poi con gli altri sudamericani della squadra...

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SOGNO CHAMPIONS
Con Rodrigo Bentancur, ad esempio, condivide l'amore per il mate. E proprio insieme all'uruguagio Dybala spiega come prepararlo, anche se su una cosa non sono proprio d'accordo: «È argentino», afferma la 'Joya'; «Macché, è uruguaiano» replica il centrocampista. Mate che non ha portato fortuna prima della sfida contro lo United persa nel finale all'Allianz Stadium: «Un ko molto doloroso perché arrivato dopo aver dominato la gara - ricorda Paulo - ma che insegna come in Champions League, contro squadre con la storia dei 'Red Devils' e giocatori come Mata che ci ha punito su un calcio da fermo, non si possono avere cali di concentrazione e ogni dettaglio, ogni centimetro può essere decisivo». Ma in Champions sono arrivate anche grandi gioie: «Portarsi a casa il pallone autografato dai compagni dopo una tripletta (come quella segnata a Torino in questa stagione contro gli svizzeri dello Young Boys, ndr) è una cosa speciale, perché è una competizione che guardavo fin da piccolo e poi perché è proprio un bel pallone». Anche se Dybala non è tipo da accontentarsi di un pallone: «Ora è il momento di fare un passo in avanti e, perché no, vincere la Champions League...».

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IL GOL PIÙ BELLO
Dybala sceglie poi il gol più bello segnato in maglia Juventus, indicando quello realizzato nel finale di match contro la Lazio all'Olimpico nella passata stagione (01- il risultato finale): «È stato il più creativo, perché sono stato bravo a superare un difensore e poi potevo prendere il rigore, invece ho resistito alla pressione di un altro giocatore (Parolo, ndr) per provare la giocata. E dopo il gol ho provato una sensazione incredibile e tanta gioia per come si era sviluppata la partita». Una partita vinta al 93' dalla squadra di Allegri proprio grazie a questa sua prodezza.

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