SOGNO CHAMPIONS
Con Rodrigo Bentancur, ad esempio, condivide l'amore per il mate. E proprio insieme all'uruguagio Dybala spiega come prepararlo, anche se su una cosa non sono proprio d'accordo: «È argentino», afferma la 'Joya'; «Macché, è uruguaiano» replica il centrocampista. Mate che non ha portato fortuna prima della sfida contro lo United persa nel finale all'Allianz Stadium: «Un ko molto doloroso perché arrivato dopo aver dominato la gara - ricorda Paulo - ma che insegna come in Champions League, contro squadre con la storia dei 'Red Devils' e giocatori come Mata che ci ha punito su un calcio da fermo, non si possono avere cali di concentrazione e ogni dettaglio, ogni centimetro può essere decisivo». Ma in Champions sono arrivate anche grandi gioie: «Portarsi a casa il pallone autografato dai compagni dopo una tripletta (come quella segnata a Torino in questa stagione contro gli svizzeri dello Young Boys, ndr) è una cosa speciale, perché è una competizione che guardavo fin da piccolo e poi perché è proprio un bel pallone». Anche se Dybala non è tipo da accontentarsi di un pallone: «Ora è il momento di fare un passo in avanti e, perché no, vincere la Champions League...».