Quali sono le principali differenza tra la Juventus e gli altri grandi club in cui ha giocato?
«In alcuni aspetti sono similari, in altri molto differenti. Non dimentichiamo che stiamo parlando del Real Madrid, che è il più grande club in Spagna, della Juventus che lo è in Italia, del Manchester United che lo è in Inghilterra. Detto questo, penso che l’approccio al gioco in Italia sia molto differente: qui le squadre sono più difensive, per esempio; vogliono più difendere che attaccare. E l’organizzazione dei club è diversa, così come la mentalità. In Spagna probabilmente sono un po’ più rilassati, qua invece siete più focalizzati, lavorate più duramente. Quanto al livello qualitativo, beh: ci sono giocatori fantastici ovunque. Serie A, Premier, Liga. Per me è bello aver girato diversi campionati: significa fare varie esperienze in contesti differenti. Anche se, ripeto: stiamo parlando di tre grandissimi club».
C’è la possibilità che possa affrontare il Real Madrid a febbraio o marzo. Se potesse scegliere lo vorrebbe o lo eviterebbe?
«Non importa, non ci bado. Io voglio vincere con il mio club, e il mio club è la Juventus. Il passato è passato: non dimentico quando ho iniziato a giocare, non dimentico il Manchester, non dimentico il Real. Ma ora difendo i colori della Juventus e il resto non conta. Io ho sempre pensato a vincere». (...)
Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport