Pogba e la Juve, tempi più lunghi ma non tramonta

Senza Mourinho diventa difficile l'addio a gennaio, ma il francese vuole partire
Pogba e la Juve, tempi più lunghi ma non tramonta© Marco Canoniero

TORINO - E adesso? L’esonero di José Mourinho ha lasciato i tifosi juventini con l’umore diviso a metà. Da un lato ghigni sarcastici per il fallimento di uno dei rivali più odiati, celebrato con fotomontaggi della sua immagine con la mano all’orecchio dopo la vittoria all’Allianz Stadium del 7 novembre. Dall’altro la preoccupazione che persino attraverso il proprio fallimento il portoghese possa fare un dispetto alla Juventus. Già, perché la cacciata di Mourinho è anche la cacciata dell’uomo che stava spingendo Paul Pogba via da Manchester e molto probabilmente verso un ritorno a Torino.

NÉ ROSE, NÉ FIORI - E adesso? Ora che non c’è più Mourinho, Pogba seguirà le orme di Paul Scholes, restando fino a fine carriera allo United? No. O quanto meno al momento il francese è lontanissimo da un futuro da bandiera dei Red Devils. Se con Mourinho la rottura era ormai netta e insanabile, al punto da rendere plausibile, se non probabile, un divorzio tra Pogba e il Manchester già a gennaio, non è che con il resto del mondo United il rapporto sia idilliaco.

Il ritorno a Old Trafford nel 2016 di uno dei gioielli più brillanti del settore giovanile, dopo quattro anni alla Juventus durante i quali da promessa si era trasformato in uno dei centrocampisti più forti del mondo, tanto da essere pagato 105 milioni più bonus, non ha dato i frutti attesi né a Pogba né al Manchester United.

Il francese aveva lasciato la Juventus, oltre che per un contratto ben più ricco di quello che allora poteva offrirgli la società bianconera, anche perché convinto, proprio in virtù della potenza economica mostrata dal club inglese, che allo United avrebbe vinto di più e soprattutto avrebbe vinto trofei più importanti. La Champions League, in primis, pur sapendo che nella sua prima stagione inglese il Manchester non l’avrebbe giocata. La giocava la Juventus, invece, che senza Pogba tornò in finale, oltre a vincere campionato e Coppa Italia. Il successo in Europa League però rese comunque soddisfacente la prima annata in maglia rossa del francese, nonostante il sesto posto in Premier. Poi però sono arrivati i 19 punti di distacco dal City campione nella scorsa Premier e i 19 punti di distacco dal Liverpool capolista in quella attuale, l’eliminazione agli ottavi contro il Siviglia nella scorsa Champions e le lezioni subite proprio dalla Juventus (al di là del risultato di Torino) in quella attuale. Lezioni che hanno confermato in Pogba la convinzione maturata già la scorsa primavera, ossia di aver sbagliato a legare la consacrazione della propria carriera allo United, e la conseguente decisione: lasciare Manchester e possibilmente tornare alla Juventus.

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