TORINO - Juventus e famiglia Agnelli, un binomio indossolubile. E nell'immaginario collettivo c'è un Agnelli in particolare che resterà per sempre legato come un simbolo alla storia del club e del calcio italiano oltre che del Paese intero: Giovanni, conosciuto da tutti come l'Avvocato. Un mito bianconero che la società oggi presieduta da suo nipote Andrea ha voluto ricordare a 16 anni dalla sua scomparsa: «Il 24 gennaio 2003 se ne andava Giovanni Agnelli - si legge sul sito ufficiale della Juve -. Ci lasciava una delle figure più importanti di tutta la nostra storia: non soltanto per l’amore che negli anni che dedicò alla Juventus, sia durante la sua Presidenza (1947/1954) che nei decenni successivi, ma anche perché Giovanni Agnelli era un esempio e una fonte di ispirazione per il lavoro di tutti. "Vinca il migliore o vinca la Juve? Sono fortunato, spesso le due cose coincidono". Questa è una delle frasi più celebri dell’Avvocato, e racconta molto bene quello era ed è ancora oggi la Juventus: un Club che ambisce all’eccellenza, e che a questo dedica tutte le sue energie. Continuare a vincere, a crescere, a sollevare trofei e al contempo a innovare e innovarsi, anche fuori dal campo: questo è il modo migliore per ricordare l’Avvocato e onorarne la memoria».
Sedici anni fa ci lasciava l'Avvocato. Il nostro ricordo. https://t.co/Sm8uALbv6T pic.twitter.com/sDQgqJC9Oo
— JuventusFC (@juventusfc) 23 gennaio 2019
Ero alto quanto un tavolino, magro magro e super emozionato.
— Claudio Marchisio (@ClaMarchisio8) 24 gennaio 2019
Ricordo bene la prima volta che strinsi la mano dell'Avvocato, era appena iniziata la mia storia in bianco e nero, e da quel momento capii che avevo una responsabilità.#gianniagnelli #16years #memories pic.twitter.com/eSK9RkZXYK