Pagina 1 | Juventus, Allegri: «Caceres non è un ripiego: vale Chiellini e Bonucci. Kean deve restare»

Juventus, Allegri: «Caceres non è un ripiego: vale Chiellini e Bonucci. Kean deve restare»© LaPresse

TORINO - Lazio-Juventus di domani sera inizia con Martin Caceres che lascia i biancocelesti per far ritorno in bianconero e prendere il posto del partente Medhi Benatia. Soluzione sponsorizzata anche da Massimiliano Allegri, che ha sempre stimato l'uruguaiano: «Martin – sottolinea il tecnico – non è una scelta di ripiego, è stato fortemente voluto. Benatia ha chiesto di andare via, prendendo una decisione diversa da quelle che erano le nostre intenzioni, e la società l'ha accontentato».

SU CACERES - «Con la società abbiamo puntato su Martin perché è un giocatore che conosco bene e alla Juventus può dare ancora tanto. Caceres è già pronto, non ha bisogno di ambientarsi. Gli altri profili a cui avevamo pensato tra imparare la lingua loro e conoscerli bene noi sarebbe passato del tempo…Sono contento che sia tornato Martin anche perché lui è un positivo e avere ragazzi così nello spogliatoio è importante. In passato, quando Caceres era alla Juventus, ho sempre detto che valeva i vari Chiellini, Bonucci e Barzagli. E' vero, è un difensore polivalente: ora penso renda meglio al centro che come terzino».

SU BENATIA - «Poteva essere gestito meglio e fatto giocare di più? Benatia ha fatto una scelta che non dipende dal giocare o non giocare, tra l'altro va in Qatar. La società giustamente ha valutato e accettato la sua richiesta: tenere un giocatore controvoglia non avrebbe avuto senso. Comunque Medhi alla Juventus ha fatto ottime annate, nella sua testa non potevamo entrarci: ha deciso così punto e basta».

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SU POGBA - «Caceres, come Matri in passato e Bonucci in estate, è tornato appena ha avuto la possibilità di farlo: il prossimo può essere Pogba? Io credo che sia molto difficile che Pogba torni alla Juventus».

SU MORATA ALL'ATLETICO MADRID - «Gufare il trasferimento? Non devo fare niente. Se andrà all'Atletico lo troveremo contro, altrimenti troveremo un altro. Non pensiamo a Morata o al mercato».

SU RUGANI - «Tra l'uscita di Benatia, di cui sono molto dispiaciuto, e l'arrivo di Caceres, di cui sono molto contento, ci sarà la conferma della crescita di Rugani. Perché voi volete la botte piena e la moglie ubriaca. Volete che Rugani giochi sempre e Benatia rimanga, io più di undici non ne posso far giocare. Ora Rugani ha la possibilità di giocare tante partite e dare la conferma della sua crescita avvenuta in questi quattro anni. Perché i giocatori giovani hanno bisogno di un percorso di crescita».

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SU KEAN - «Dopo la partita col Chievo ho espresso una mia opinione e l'ho detta anche al ragazzo. Kean deve rimanere alla Juventus, a febbraio ha 19 anni e del calcio deve imparare tutto. Ma tutto! E la sua fortuna è essere alla Juventus, dove è dentro un club che è seguito in tutto e per tutto. Andando via rischia sicuramente di fare qualche spezzone da venti minuti in più, può darsi, ma sicuramente perde il suo percorso di crescita. Questo è poco ma sicuro. E quanti giovani sono andati via e dopo 5 o 6 anni sono dovuti tornare indietro e riniziare? Io capisco che il mondo va veloce, ma così si esagera un po'. I giovani vanno accompagnati in un percorso. Dire che Kean fa gol non ci vuole tanto, si vede, è una sua qualità. Per credere che possa essere pronto per giocare davvero da un'altra parte ci vuole calma. La Juventus è il posto ideale per migliorare: Rugani ha avuto la forza di stare quattro anni alla Juve e si vede dalle sue prestazioni quando gioca. Per me, chi va via dalla Juve sbaglia. Kean si è convinto a restare? Spero di sì. "Aiutati che Dio ti aiuta è sempre valido"».

SUGLI INFORTUNATI - «Barzagli rientra nel giro di 3-4 settimane, mentre Pjanic lunedì si allenerà con la squadra. Mandzukic e Khedira li aspetto per il Parma. Cancelo, invece, torna tra i disponibili già domani contro la Lazio».

SULLA FORMAZIONE ANTI LAZIO - «Il dubbio è se giocare con due o tre centrocampisti. Se partiamo a 3 giocano tutti quelli che ho: Bentancur, Emre Can e Matuidi. Devo valutare, non scordiamoci che mercoledì andiamo a Bergamo per la Coppa Italia contro una squadra che fisicamente ci tiene sempre testa. Ma intanto facciamo un passo alla volta, pensiamo a vincere contro la Lazio».

SU EMRE CAN - «Emre, come Bentancur, deve migliorare nei tempi di gioco quando viene impiegato davanti alla difesa. Pjanic è più svelto, mentre loro hanno un “tempo morto”. Ma è solo una questione di allenamento».

SULLA LAZIO - «Contro di loro è sempre difficile e complicato. Innanzitutto la Lazio proverà a battere una grande, cosa che non ha ancora fatto fin qui e speriamo non succeda domani. Le nostre assenze contano poco: più di 11 giocatori da mandare in campo li ho. Torna disponibile Cancelo, che può essere un cambio importante. La Lazio è una squadra fisica e tecnica, soprattutto in casa tira molto in porta. Per noi è una gara importante, alla vittoria dello scudetto mancano tante vittorie e ogni successo che facciamo ci avvicina all'obiettivo».

 

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TORINO - Lazio-Juventus di domani sera inizia con Martin Caceres che lascia i biancocelesti per far ritorno in bianconero e prendere il posto del partente Medhi Benatia. Soluzione sponsorizzata anche da Massimiliano Allegri, che ha sempre stimato l'uruguaiano: «Martin – sottolinea il tecnico – non è una scelta di ripiego, è stato fortemente voluto. Benatia ha chiesto di andare via, prendendo una decisione diversa da quelle che erano le nostre intenzioni, e la società l'ha accontentato».

SU CACERES - «Con la società abbiamo puntato su Martin perché è un giocatore che conosco bene e alla Juventus può dare ancora tanto. Caceres è già pronto, non ha bisogno di ambientarsi. Gli altri profili a cui avevamo pensato tra imparare la lingua loro e conoscerli bene noi sarebbe passato del tempo…Sono contento che sia tornato Martin anche perché lui è un positivo e avere ragazzi così nello spogliatoio è importante. In passato, quando Caceres era alla Juventus, ho sempre detto che valeva i vari Chiellini, Bonucci e Barzagli. E' vero, è un difensore polivalente: ora penso renda meglio al centro che come terzino».

SU BENATIA - «Poteva essere gestito meglio e fatto giocare di più? Benatia ha fatto una scelta che non dipende dal giocare o non giocare, tra l'altro va in Qatar. La società giustamente ha valutato e accettato la sua richiesta: tenere un giocatore controvoglia non avrebbe avuto senso. Comunque Medhi alla Juventus ha fatto ottime annate, nella sua testa non potevamo entrarci: ha deciso così punto e basta».

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