Pogba-Juventus è la sfida di Paratici

Allegri sornione: «Difficile...». Ma il ds è al lavoro. La nostalgia di Paul e la Champions sono i jolly
Pogba-Juventus è la sfida di Paratici© Getty Images

TORINO - Se Aaron Ramsey «è un giocatore dell’Arsenal e assolutamente non posso parlarne» (Gedda, 15 gennaio, vigilia di Supercoppa), il ritorno di Paul Pogba alla Juventus è un’ipotesi «molto, molto difficile e io non mi illudo più di tanto» (ieri, vigilia della sfida in trasferta contro la Lazio). Forse è tutta colpa della franchezza che da sempre contraddistingue Massimiliano Allegri, o forse è soltanto l’unica maniera possibile per parlare di un giocatore che il tecnico bianconero ha modellato per due stagioni, però si dà il caso che Pogba medesimo sia un calciatore tesserato per il Manchester United. Un dettaglio che l’allenatore juventino tralascia e chissà, magari, non è detto che non l’abbia fatto apposta. Del resto il rapporto che lega Max al campione del mondo è qualcosa di molto speciale e le sfide sotto canestro a margine degli allenamenti di Vinovo lo raccontano solamente in parte. Ecco perché quel «credo sia molto, molto difficile», detto con l’aria apparentemente sorniona di chi ne sa più di tutti, fa riflettere. E spalanca uno scenario di mercato che a ben guardare non è impossibile. Complesso, appunto, non irreale. Al punto che nel contesto dei ritorni più o meno eccellenti alla Juventus il nome di Pogba calza alla perfezione. Fabio Paratici, in qualità di responsabile dell’area Sport bianconera, sa bene che riavere il francese non sarà un’operazione agevole, ma soprattutto comporterebbe una spesa non indifferente. Il Manchester United, che nel 2016 investì 105 milioni (a parte i 5 di bonus), non avrebbe intenzione di sedersi a tavolino a prescindere.

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