Juventus, Dybala dovrà dare spiegazioni

L’uscita anticipata dal campo ha infastidito Allegri e la società, mentre dall’entourage dell’argentino filtrano rassicurazioni: nessun problema, si aspettava di non giocare
10 Dybala© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Per Massimiliano Allegri non è mai stato un problema mettere in mostra il proprio stato d’animo, accompagnato dalle dichiarazioni ritenute le più giuste. Così, quando sabato sera nel post Parma l’allenatore della Juventus ha liquidato la questione, l’ha fatto in due parole: «Dybala ha lasciato la panchina dopo la terza sostituzione? Non l’ho neanche visto, davvero, può darsi che avesse freddo». Ecco, lì per lì la spiegazione addotta ha convinto in parte, tanto che il giorno dopo la posizione della società bianconera s’è fatta netta e, dal suo punto di vista, inattaccabile: negli uffici della Continassa - e ad Allegri stesso - la decisione dell’argentino di lasciare il campo nel finale di Juve-Parma (3-2 il parziale) dopo il cambio Bernardeschi-Emre Can, forzato per via delle condizioni fisiche del carrarese, non è piaciuta. Conseguenze? Nessuna multa, però da martedì è lecito attendersi se non un chiarimento dalla Joya, qualcosa che gli assomigli parecchio.

Dybala, in realtà, fin da ieri mattina ha provveduto a far filtrare un messaggio oltremodo rassicurante. L’attaccante, anzi, tramite il suo entourage ha lasciato intendere che in settimana aveva già concordato con Allegri una sorta di piano di recupero dai molteplici impegni che contemplasse un turno di riposo contro il Parma, sabato sera. Dopo 27 presenze di cui 23 da titolare e 1.990 minuti complessivi sul campo, insomma, la panchina era destinazione condivisa. Nel caso specifico della sostituzione, poi, il sudamericano minimizza il tutto: lui si stava riscaldando e il clima rigido, unito all’opportunità di preservare i muscoli dopo i carichi di lavoro sostenuti a gennaio ed evitare infortuni in un momento delicato della stagione (e con l’infermeria già piena di suo), l’ha convinto a prendere la via degli spogliatoi, in totale buona fede. Senza alcuna polemica, in una condizione di tranquillità assoluta, al punto che il giocatore non si sarebbe neppure accorto dell’ingresso di Emre Can. Più di un’eventuale delusione per il mancato utilizzo - che la Joya non si aspettava - prevale il dispiacere per il 3-3 finale nei commenti del giorno dopo.

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