© Juventus FC via Getty Images
TORINO - E pensare che, fino al 19’ della ripresa di Juventus-Parma, quella dell’inedita difesa bianconera pareva una serata perfetta: Perin era stato uno spettatore privilegiato e proprio un difensore, Rugani, aveva firmato il 2-0 che sembrava aver chiuso la partita. Da lì in poi, però, tutti i timori della vigilia sono diventati realtà, tra errori di posizione e limiti di intesa, in parte giustificabili proprio perché i quattro giocavano assieme per la prima volta, e peccati di concentrazione invece molto meno perdonabili.
GLI ERRORI - La serata perfetta si trasforma in incubo, dicevamo, al 19’ della ripresa. Il Parma conduce l’azione sulla destra e dalla parte opposta Cancelo rientra restando troppo largo da una precedente incursione offensiva, mentre Khedira concede troppo spazio a Barillà: quando la mezzala del Parma scatta verso l’area né il tedesco né il portoghese, poco reattivi, riescono a seguirlo e sul cross di Kucka il gialloblù non ha difficoltà a firmare di testa l’1-1. Ritrovato subito il doppio vantaggio grazie a Ronaldo, la Juventus lo perde al 29’. Iacoponi conduce palla a destra e serve lungolinea Siligardi: attratto verso la linea dal trequartista del Parma, Spinazzola resta a metà strada tra lo stesso Siligardi e Kucka che scatta alle sue spalle. «Leonardo ha fatto una grande partita- ha spiegato Allegri - all’Atalanta ha giocato due anni da “quinto” (ossia da esterno con alle spalle tre centrali, ndr) e in quell’occasione e sul terzo gol ha fatto un movimento da quinto e non da terzino di una difesa a quattro, andando troppo presto ad aggredire sull’esterno». Ricevuta palla da Iacoponi, Siligardi serve in profondità Kucka, sul quale è un po’ in ritardo Caceres, e lo slovacco crossa basso. [...]
I RIMEDI - Come al solito Allegri non ha fatto drammi: «I quattro dietro giocavano insieme per la prima volta e hanno fatto una buona partita: offensivamente, perché Cancelo e Spinazzola sono stati molto pericolosi, e nel complesso anche difensivamente, anche se poi ci sono stati degli errori. Ora però abbiamo una settimana per lavorare proprio su queste cose». Oltre a lavorare in settimana, però, servirà anche una grinta diversa domenica in casa del Sassuolo: «Un po’ meno pigrizia e un po’ più disponibilità nel difendere».
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