La nuova Juventus: ecco come funziona

Tre aree per massimizzare i ricavi e i risultati sportivi, ma anche per gestire un esercito di quasi 550 giocatori tra donne e uomini e 451 dipendenti
La nuova Juventus: ecco come funziona© www.imagephotoagency.it

TORINO - Uno su mille è Cristiano Ronaldo, ma servono anche tutti gli altri 999 per far funzionare la Juventus, una delle società più moderne d’Europa e che, di recente ha vissuto un riassetto dopo l’addio all’amministratore delegato Beppe Marotta al club che tra tesserati (sono 548) e dipendenti (sono 451) arriva a sfiorare le mille persone, unite da una sfida e spinte dai sogni di milioni di tifosi.

La rivoluzione dei quarantenni, fortemente voluta ad Andrea Agnelli e che, al netto del fatto anagrafico (non un dettaglio, in un mondo che ha disperato bisogno di innovazione e idee fresche), ha studiato una struttura diversa, non una novità assoluta nei club europei, ma molto marcata e che sa di futuro.

Così, per rispondere alla domanda «Chi ha preso il posto di Marotta?» , serve un discorso complesso perché la nuova Juventus si articolata in modo completamente diverso. Oggi, sotto Agnelli, che ha riassorbito parte del potere che prima era nelle mani di Marotta, ci sono tre aree separate, ma che devono necessariamente lavorare in sinergia.

La più importante per chi tifa Juventus è certamente quella comandata da Fabio Paratici, ovvero l’area sportiva. Quella è l’area che gestisce tutte le squadre e, ovviamente, il calciomercato. Dipende da Paratici e dai suoi uomini la costruzione della squadra attraverso la campagna acquisti, così come la scelta dell’allenatore e la gestione quotidiana delle problematiche che si vengono a creare in un club di calcio (dalla tirata d’orecchie al Douglas Costa festaiolo all’infortunio di un giocatore chiave). Ma la Juventus non è solo la prima squadra, oltre agli uomini di Allegri ci sono l’Under 23 più altre 12 squadre maschili (330 tesserati) ai quali vanno aggiunti i 48 della prima squadra e dell’Under per un totale di 378 calciatore maschi. Inoltre, la Juventus ha 8 squadre femminili giovanili (ben oltre quelle richieste dalla Figc) e la prima squadra, per un totale di 160 calciatrici, per altro in continuo aumento, considerato il successo che sta riscontrando il movimento femminile, anche grazie alle Juventus Women.

Un esercito di 548 atleti e atlete che Fabio Paratici gestisce con l’aiuto di una struttra che si è ingrandita proprio per la nascita di nuove squadre (le Women l’anno scorso, l’Under 23 quest’anno, entrambi molto visibili e impegnative): Federico Cherubini, abile e ormai storico collaboratore di Paratici è diventato il suo braccio destro; poi ci sono Stefano Braghin alle Women, Filippo Fusco (ottimo nuovo acquisto) all’Under 23 e la Primavera, nonché i prestiti; Paolo Morganti (altro validissimo nuovo acquisto) gestisce il settore giovanile e le strutture di Vinovo, dove si allenano anche le donne.

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