Allegri: «Atletico? Niente drammi. Simeone si comporta per quello che è»

Il tecnico della Juve: «Giocassimo oggi in Champions perderemmo di nuovo, ma abbiamo 20 giorni per ricaricarci»
Allegri: «Atletico? Niente drammi. Simeone si comporta per quello che 軩 Marco Canoniero

TORINO - Formalmente, trattasi di conferenza stampa in vista della sfida contro il Bologna. Ma in realtà è ancora inevitabilmente  forte l’eco di quanto accaduto a Madrid. Dunque, Massimiliano Allegri - dopo le condoglianze per la scomparsa di Marella Agnelli - non si sottrae. «Noi abbiamo 20 giorni per preparare LA sfida. Con grande entusiasmo, con adrenalina al massimo e sarà sicuramente una grandissima serata. Non so se passeremo o non passeremo, ma noi dobbiamo fare di tutto perché ciò avvenga. Io dico che siamo fortunati a vivere questi 20 giorni: la vita è fatta di queste cose. Se si vincessero tutte le partite, si diventerebbe piatti. Ora, prendiamoci questa bella scossa per vivere al meglio la situazione. Giocassimo con l’Atletico già mercoledì prossimo, saremmo eliminati. Invece così ci ricarichiamo un pezzettino alla volta».

BOLOGNA DA NON SOTTOVALUTARE - «Il Bologna ha da poco cambiato allenatore, nuovo allenatore con cui ha fatto molto bene giocando con piglio. Dunque non sarà facile: dovremo arrivare a Napoli con vantaggio immutato, quindi far bene contro i rossoblù. Dobbiamo centrare otto vittorie per vincere il campionato, che non è ancora chiuso. Chi gioca? Non so, devo vedere: soprattutto a centrocampo siamo contati, con Emre Can squalificato e Khedira fermo. Pjanic (già a Madrid in campo febbricitante; ndr) è mezzo morto, ieri era in mano a Cristo. Se ce ne sono due, con due facciamo. L’importante è lo spirito. Ronaldo?  Devo valutare se far giocare tutti e tre gli attaccanti più Bernardeschi o solo due. So solo che giocherà Perin. Chiellini devo valutare. Gioca Cacelo, ma non so dove».

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TIRATE D’ORECCHIE - Ce n’è per tutti: «L’esultanza di Simeone? Non giudico: ciascuno si comporta per quello che è». Poi qualcuno gli fa notare che Bonucci ha fatto un po’ di sceneggiata, restando a terra, sul primo gol: «Leo sta facendo un ottimo campionato, ecco il giudizio. Se poi dobbiamo parlare di tutte queste mode che ci sono… Un miliardo di mode: uno fa una cosa, uno un’altra. Dobbiamo fare un passo indietro tutti avendo rispetto ed educazione in generale. Un bimbo di otto ani, mio figlio spero di no, se vede certi comportamenti in campo poi pensa che siano normali. Io spero che piano piano si torni ad avere altri atteggiamenti». Infine qualche battuta su Douglas Costa: «E che devo dire? Prima ha preso quattro giornate, poi ha preso pieno uno in autostrada… Ora vediamo».

IL FUTURO - In merito alle critiche nei suoi confronti e ai tifosi che sui social si sfogano e vorrebbero cambiarlo, Allegri si esprime così: «Nel calcio è semplice, contano i fatti. Quando si vince siamo bravi, quando si perde… mettete voi un aggettivo. Ma queste sono le cose che mi divertono. La stagione deve ancora finire. Fino a questo momento alla Juventus mi sono divertito molto. Nel momento in cui non mi diverto più, è il momento che smetto. Io sono fatto così. I tifosi e giornali, quando perdi, sono liberi di criticare, noi dobbiamo stare zitti e lavorare. Anzi: queste critiche magari fanno bene, sennò se ti abitui sempre a vincere quando cadi fai fatica. Quanto al mio futuro, nello specifico: il futuro sono campionato e Champions, non penso ad altro». 

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TORINO - Formalmente, trattasi di conferenza stampa in vista della sfida contro il Bologna. Ma in realtà è ancora inevitabilmente  forte l’eco di quanto accaduto a Madrid. Dunque, Massimiliano Allegri - dopo le condoglianze per la scomparsa di Marella Agnelli - non si sottrae. «Noi abbiamo 20 giorni per preparare LA sfida. Con grande entusiasmo, con adrenalina al massimo e sarà sicuramente una grandissima serata. Non so se passeremo o non passeremo, ma noi dobbiamo fare di tutto perché ciò avvenga. Io dico che siamo fortunati a vivere questi 20 giorni: la vita è fatta di queste cose. Se si vincessero tutte le partite, si diventerebbe piatti. Ora, prendiamoci questa bella scossa per vivere al meglio la situazione. Giocassimo con l’Atletico già mercoledì prossimo, saremmo eliminati. Invece così ci ricarichiamo un pezzettino alla volta».

BOLOGNA DA NON SOTTOVALUTARE - «Il Bologna ha da poco cambiato allenatore, nuovo allenatore con cui ha fatto molto bene giocando con piglio. Dunque non sarà facile: dovremo arrivare a Napoli con vantaggio immutato, quindi far bene contro i rossoblù. Dobbiamo centrare otto vittorie per vincere il campionato, che non è ancora chiuso. Chi gioca? Non so, devo vedere: soprattutto a centrocampo siamo contati, con Emre Can squalificato e Khedira fermo. Pjanic (già a Madrid in campo febbricitante; ndr) è mezzo morto, ieri era in mano a Cristo. Se ce ne sono due, con due facciamo. L’importante è lo spirito. Ronaldo?  Devo valutare se far giocare tutti e tre gli attaccanti più Bernardeschi o solo due. So solo che giocherà Perin. Chiellini devo valutare. Gioca Cacelo, ma non so dove».

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