TORINO - «Al di là di come andrà l’avventura in Champions penso che la sua avventura alla Juve sia finita». Quando Giovanni Galeone parla di Massimiliano Allegri bisogna sempre stare molto attenti, perché non è un ex allenatore che dà un parere, ma è il maestro, confidente e amico del tecnico bianconero. E qualche volta anche la voce dei suoi pensieri più scomodi, perché certe cose Max magari le pensa, ma si guarda bene dal dirle. Insomma, se Galeone, ieri intervistato da Radio Kiss Kiss, dice che «secondo lui» Allegri non sarà più l’allenatore della Juventus nella prossima stagione, un fondo di verità c’è di sicuro.
Anche se valgono due distinguo: primo, non sempre Galeone ha azzeccato le sue previsioni sul futuro di Allegri; secondo, il futuro di Allegri non è ancora deciso perché, secondo tradizione consolidata, andrà a fare visita ai massimi dirigenti bianconeri in aprile per pianificare o non pianificare la prossima stagione. Solo allora verrà deciso il suo futuro. Detto ciò, se a Galeone scappa questo ragionamento non si può ignorare l’indizio. Anche perché l’eventuale divorzio fra la Juventus e il suo attuale allenatore non sarà mai una situazione abrasiva, ma una fine consensuale nella quale conteranno tantissimo le motivazioni e il divertimento, indispensabili per Allegri. Al quinto anno, dopo quattro scudetti, quattro coppe Italia, due finali di Champions League e un quinto scudetto abuon punto, non sarebbe così clamoroso se la Juventus e il livornese dovessero decidere di separarsi per cambiare entrambi aria, rinfrescando i fattori stimolanti.
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