TORINO - Il countdown scorre lento. Dal momento in cui il triplice fischio ha fatto calare il sipario sulla serataccia del Wanda Metropolitano. «Ora abbiamo 20 giorni per preparare la grande serata di Torino», aveva sentenziato Massimiliano Allegri a caldo dopo la sconfitta contro l'Atletico Madrid. «-16 giorni alla sfida», ha aggiornato il conto alla rovescia domenica nell'immancabile tweet post-gara seguito alla vittoria di Bologna. E così via, con tutti i dubbi di formazione che accompagnano l'attesa per il ritorno degli ottavi di Champions League in programma il 12 marzo.
Uno in particolare, se verrà confermata l'accreditata ipotesi di vedere la Juventus in campo secondo un 4-4-2. E riguarda la corsia opposta a quella che, con ogni probabilità, verrà presidiata da Federico Bernardeschi. Una fascia per due, dunque, una soltanto a disposizione per Joao Cancelo e Douglas Costa. Perché c'è bisogno di gamba e imprevedibilità, soprattutto di quei dribbling in grado di creare superiorità numerica di fronte alla rognosa fase difensiva dei colchoneros di Diego Simeone.
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