La Juve s'è convinta: tutti pazzi per Felix

Il talento del Benfica dominatore con il Porto ha stregato tanti osservatori internazionali, tra cui quelli del club bianconero
La Juve s'è convinta: tutti pazzi per Felix

TORINO - L’hanno visto dipingere calcio sul prato degli eterni rivali, convinti di papparsi, lui e il suo Benfica. Ma Joao Felix, prima firma di “quelli della classe ’99” (come Nicolò Zaniolo, per dire), ha la scorza dura e non s’è fatto alcun problema nel silenziare il Do Dragao, autografando l’1-1 prima della rimonta completata dagli ospiti: Porto battuto, sorpasso in classifica e brindisi meritato. Il gol - destro secco, dritto per dritto, a fulminare un “deb” come Iker Casillas - dimostra la concretezza del giovanotto, ora a quota 11 reti (e 7 assist) in 28 partite stagionali, mentre gli emissari juventini attesi in tribuna hanno sgranato gli occhi.

Perché ’sto ragazzo vale tanto, magari non i 120 milioni trascritti nel contratto rinnovato a novembre: scadenza 2023, la nuova frontiera temporale. Ma di sicuro ai piani alti del quartier generale del Benfica si fregano le mani, a maggior ragione in considerazione dei numerosi osservatori che due sere fa si sono goduti il match dal vivo. A parte la Roma, che mercoledì incrocerà il Porto in questo stesso impianto per il ritorno degli ottavi di Champions, sono stati segnalati rappresentanti dell’Arsenal e dei due Manchester, del Bayern Monaco e del Borussia Dortmund, di Monaco, Siviglia, Everton, Shakhtar. E l’esultanza di Felix - scivolata sull’erba, braccia conserte e sguardo altero come fosse un novello Kylian Mbappé - ha fatto sognare non soltanto i tifosi del Benfica. La corsa al fenomeno di Jorge Mendes è già nel vivo. Con l’agente di Cristiano Ronaldo e Joao Cancelo i rapporti restano caldissimi, se il punto di vista coincide con il profilo impertubabile di Fabio Paratici, responsabile dell’area Sport della Juventus. Il club bianconero non avrebbe dubbi sulla bontà dell’operazione, semmai sui costi. Felix, vent’anni a novembre, è già sinonimo di una marcata personalità e il fatto di essere stato scartato dal Porto perché ritenuto fisicamente graciletto non è un punto a sfavore, anzi.

 

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