Detto questo, però, resta tutto da capire se e, nel caso come, possano davvero interrompersi anzitempo i rapporti tra Allegri e la Juventus. Rapporti formalmente garantiti da un contratto - di quelli che si definiscono pesanti: 15 milioni di euro lordi a stagione d’ingaggio - in vigore fino al 2020. Ma anche rapporti che nel tempo sono andati saldandosi, sconfinando i confini della mera professionalità: stima reciproca, rispetto, feeling. Come peraltro, non a caso, Allegri ha tenuto a sottolineare.
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Ma le opzioni alternative avranno un ruolo altrettanto dirimente da ambo le parti. Allegri - a prescindere dai risultati e come è comprensibile che sia - non avrà alcuna voglia di rinunciare ad un altro anno di stipendio pagato a meno di non avere a disposizione un progetto alternativo ritenuto stimolante al punto giusto (che sia esso il Real, l’Inter, una Nazionale o chi per esso). Idem come sopra la Juventus a meno di avere la certezza di poter mettere le mani su un profilo ritenuto più che affidabile (Zidane il preferito, Conte tra i papabili, Klopp e Guardiola tra le missioni impossbili da provare a rendere possibili), non ha intenzione di fare il primo passo.
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