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TORINO - La Juventus che Zinedine Zidane ha cominciato a vagheggiare intensamente, ben prima che la stagione del Real Madrid assumesse i contorni della catastrofe, ricalcherebbe le linee guida del mercato bianconero. L’obiettivo è alla luce del sole: rinnovare il parco giocatori innestando qualità, fisico, gioventù, esperienza. Zizou è abituato a tutelare i suoi pupilli, ma nel contempo non ha mai indugiato prima di chiedere alla proprietà di turno i giocatori funzionali al suo credo calcistico. Un aziendalista sui generis: difficile che sbotti per un mancato acquisto, però se sente che sta perdendo il controllo della macchina non le manda a dire. Come quando, il 31 maggio 2018, giustificò le dimissioni da tecnico del Real Madrid spiegando di essere «un vincente. E quando ho la sensazione di non avere più la possibilità di vincere, vuol dire che è il momento di andar via». Meno di un anno dopo, Florentino Perez è tornato alla carica: ha contattato Zizou per proporgli di sostituire subito Santiago Solari, promettendo al francese pieni poteri e un budget illimitato sul mercato. Zidane ha preso tempo: in corsa non torna, semmai a fine stagione se ne può riparlare. Ha risposto così, perché con l’amico Andrea Agnelli è in parola e potrebbe risentirsi a breve, forse già la prossima settimana, con la promessa di un accordo per la prossima stagione.
La Juve ripartirebbe da un assunto in cui l’allenatore tricampione d’Europa crede fermamente: «Io non vedo un Real Madrid senza Cristiano Ronaldo». Ecco, magari è una frase che fa capire quanto sia difficile l’ipotesi legata al ritorno del transalpino a Chamartin, o forse è solamente un’indicazione per il futuro, visto che CR7 è saldo sul trono bianconero e da lì non vuole schiodarsi. Il fuoriclasse portoghese sarà il baricentro della Juventus 2019-20, a maggior ragione se fosse Zidane il prescelto di Agnelli.
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