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TORINO - Era annunciato in tribuna vip, è arrivato in perfetto orario. Didier Deschamps, ct della Francia campione del mondo, s’è goduto il match di Champions fra Paris Saint-Germain e Manchester United dal salotto privilegiato del Parco dei Principi e pur in assenza - su tutti - dello squalificato Paul Pogba avrà preso nota dei giocatori in prospettiva Bleu. Come il colore della Nazionale alla quale l’allenatore è legato fino al 2020, con ingaggio da 3,5 milioni. Eccoli qui, i due numeri nodali che idealmente contribuiscono a tracciare un ponte fra l’ex centrocampista e la Juventus. Già, tra Antonio Conte e Zinedine Zidane può inserirsi il faccione sorridente di chi ha già giocato e vinto con i bianconeri (Champions compresa, naturalmente), oltre ad averli allenati nell’anno della B, con pronta risalita seppur guastata dalle dimissioni del tecnico di Bayonne verso il finale di stagione.
Le quotazioni dell’allenatore che ha riportato la Francia sul tetto del mondo (dopo aver vinto la competizione iridata da giocatore nel ’98) sono segnalate in risalita al fixing juventino. E’ il frutto dei contatti intercorsi con Deschamps e il suo entourage, senza dimenticare la considerazione di cui gode il tecnico. Non costa molto, non ha un contratto lungo con la Francia (anche se la tentazione di bissare il Mondiale 2018 con l’Europeo 2020 resiste), conosce benissimo l’ambiente, è un gestore ideale delle diverse anime di uno spogliatoio stellato come quello bianconero e nelle stesse uscite pubbliche degli ultimi mesi ha costantemente dato la sensazione di avere un lavoro da completare, a Torino. Tra un Guardiola molto caro (e che sarebbe sinonimo di una scelta di decisa rottura), un Klopp che da Liverpool non vuole andar via e un’eventuale scelta “alla Simone Inzaghi” (profilo di prospettiva, ma non di respiro internazionale), Deschamps rischia di sorpassare tutti. A maggior ragione se Zidane, ad oggi tuttora favorito nella corsa al dopo Allegri, fosse tentato dal ritorno a Madrid.