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TORINO - Il giorno dopo aver incantato lo Stadium e tutto il popolo bianconero Moise Kean è tornato alla normalità dell’allenamento consapevole però di aver fatto vedere qualcosa di straordinario venerdì sera e di essere pronto al grande salto. Pensare di compierlo già martedì contro l’Atletico in Champions appare azzardato e prematuro, ma certo la freschezza - mista a incoscienza giovanile - delle sue giocate, la rapidità dei movimenti unita alla fisicità nel saltare l’uomo, la concretezza del suo operato (due gol, un rigore procurato, oltre a virtuosismi vari) rappresentano una tentazione per Massimiliano Allegri, che potrebbe anche concedergli uno spezzone di partita, soprattutto se ci fossero le condizioni giuste per buttare nella mischia di un ottavo di Champions un ragazzo di 19 anni senza bruciarlo. In questo senso l’Ajax dei vari de Ligt, de Jong, van de Beek e Neres (poco pù di 80 anni in quattro) insegna che nulla è impossibile anche se è proprio suo fratello maggiore Giovanni a frenare. «Mi sembra esagerato - dice - che Moise possa partire titolare contro l’Atletico, penso sia più realistico che possa trovare spazio in campionato».
Kean: «Sono pronto»
FUTURO - Il denominatore comune tra Kean, Pogba e Balotelli è Mino Raiola, alla cui scuderia appartengono tutti e tre i giocatori. Le prossime settimane possono diventare fondamentali per il futuro del giovane attaccante bianconero che va in scadenza nell’estate 2020. La società del presidente Andrea Agnelli deve fare in fretta a blindarlo se non vuole perderlo a parametro zero. E se Kean dovesse avere più spazio e continuare a segnare con questa facilità il suo valore, che adesso si aggira intorno ai 30 milioni, è destinato a crescere. Fabio Paratici e Pavel Nedved sono già in contatto con Raiola per definire il prolungamento del contratto, ma ci si aspetta un’accelerata anche se poi le scelte sul futuro del giocatore verranno prese più avanti. Il destino di Kean è aperto a più soluzioni. Può essere un’ottima pedina di scambio nell’affare de Ligt, con il quale il vercellese di origine ivoriane condivide il procuratore, visto che al club olandese piace, e molto, l’attaccante. In questo caso però Paratici dovrebbe sacrificare Kean per il difensore, a meno che inserisca una clausola di riacquisto. Oppure può andare in prestito in Italia, ma è una soluzione non proprio gradita dal ragazzo che preferirebbe una soluzione definitiva. Infine, la Juventus può decidere di puntare sul ragazzo e dargli più spazio in prima squadra. Il fratello non ha dubbi, vota la Juventus: «Ha fatto bene restare qui, ad allenarsi con campioni, in un ambiente abituato a vincere».
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