Juve, a Coverciano gli azzurri in pressing su Chiesa

La valutazione della Fiorentina è importante (settanta milioni), ma altrettanto importante è anche la volontà del giocatore
Juve, a Coverciano gli azzurri in pressing su Chiesa

TORINO - Federico Bernardeschi parla a ragion veduta della questione. Un paio di anni fa, quando lui di anni ne aveva ventitré, non ha avuto dubbi riguardo al proprio futuro: rifiuto del rinnovo del contratto con la Fiorentina e porte aperte al trasferimento alla Juventus, per una quarantina di milioni, più i bonus. Un momento di passaggio che sta vivendo anche Federico Chiesa, altro talento cresciuto in maniera viola, tre anni in meno del numero 33 bianconero, con cui ha condiviso una stagione in prima squadra prima della separazione. Sull’attaccante figlio d’arte le pressioni non sono cominciate da oggi. Meglio: un futuro radioso gli è stata subito pronosticato non appena si è affacciato tra i grandi. Un futuro che dovrebbe portare a una carriera ancora più importante di quella già importante vissuta da papà Enrico.


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GLI INDIZI - Chiesa ha un contratto in essere con la Fiorentina fino al 2022, una data non dietro l’angolo. Ma lui ha cominciato a disseminare indizi (l’ultimo: «Nel calcio attuale è complicato diventare un bandiera») che hanno alzato la soglia di attenzione da parte di più di un club. Dalla Juventus, interessatasi all’attaccante in tempi non sospetti, alle due milanesi, al Tottenham aggregatosi nell’ultimo periodo. La valutazione della Fiorentina è importante (settanta milioni), ma altrettanto importante è anche la volontà del giocatore. Ed è quello su cui si sofferma Bernardeschi, tra le tante cose raccontate ieri a Coverciano, nel ritiro dell’Italia: «Fede è fortissimo e gli auguro di fare ciò che vuole. Deve sentirlo lui e nessuno si può permettergli di dirgli quello che è giusto. Deve saperlo lui ed è una cosa che mi ha aiutato molto: ho sempre deciso io per me stesso. Si tratta di un aspetto fondamentale nella vita e nel calcio, sia come uomo che come calciatore. È strutturato per reggere l’impatto del mercato e delle pressioni? Quando siamo insieme vedo che è migliorato tantissimo, molto cresciuto e poi però non sono con lui nel quotidiano, è giovane ma maturo. L’ho detto anche a lui: scelga ciò che vuole».

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