Pagina 15 | Juve-Udinese, le pagelle: lampi Di Maria, Rabiot purosangue, Locatelli ne azzecca poche

SZCZESNY 6.5

Nessun intervento da copertina, ma un paio di parate da attento guardiano su Walace. E la Juventus infrange l'incredibile muro degli 800' senza incassare gol.

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DANILO 7.5

Il gol del capitano nel giorno del ricordo di un grande capitano: il brasiliano risolve la pratica con una zampata da rapace d'area dopo la solita prova attenta e generosa. Bravo a rimediare anche le poche volte in cui sbaglia, come in occasione della svirgolata nel primo tempo.

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RUGANI 6.5

Beto è un cliente fisico e dunque insidioso, ma lui esce vincitore dalla battaglia. E non va lontano dall'incornata del vantaggio nell'area di rigore friulana.

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ALEX SANDRO 6

Al saldo di un paio di incespicate “alla Alex Sandro” che spaventano lo Stadium, si conferma il silenzioso e prezioso tassello del puzzle difensivo di Allegri: poco appariscente, ma sempre presente.

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MCKENNIE 6

Il dinamismo non gli fa difetto, la sostanza il più delle volte sì. Un guizzo interessante in avvio di ripresa, un paio di generose corse all'indietro per scongiurare sul nascere le ripartenze ospiti.

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RABIOT 7

Cavallo imprescindibile per l'intenditore d'ippica Allegri: crescendo rossiniano nella ripresa, quando sradica palloni dietro, galoppa in mezzo e rifi nisce per Miretti in avanti.

 

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LOCATELLI 5.5

Come a Cremona: nel primo tempo ne azzecca davvero poche e, di conseguenza, tutta la squadra stenta a macinare gioco con fluidità. Poco a fuoco anche in fase difensiva, viene sostituito quando inizia a crescere per il pericolo giallo che gli grava sulla testa.

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PAREDES (17' st) 7

Entra con tutt'altro spirito rispetto a Cremona: sua la giocata in verticale che, di fatto, consegna i tre punti ai bianconeri.

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MIRETTI 6

Moto perpetuo su e giù per il campo, innesca l'azione più pericolosa della prima frazione con Kean che va vicino al gol. Per la solita frenesia negli ultimi venti metri, però, nella ripresa cestina una golosa ripartenza.

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CHIESA (17' st) 7

Ci mette la consueta, contagiosa, voglia. E, questa volta, anche il piede giusto: quello con cui consegna a Danilo il pallone della vittoria.

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KOSTIC 5.5

Trova finalmente il fondo e il tradizionale scarico in area per la prima volta a fine frazione. E potrebbe ripetersi in avvio di ripresa, ma pecca d'egoismo e tenta la battuta a rete ignorando Kean. Pallido. Soulé (35' st) ng.

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DI MARIA 6.5

Un po' giocherellone nella propria metà campo, ma in quella offensiva certifica l'esistenza delle categorie: tre volte ha la palla tra i piedi e in altrettante occasioni mette Kean in condizione di colpire. Chiede il cambio allo scoccare dell'ora.

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MILIK (21' st) 5.5 Questa volta non morde: dorme, anzi, su uno svarione della retroguardia friulana.

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KEAN 5.5

La cima della freccia, così acuminata negli ultimi mesi, questa volta si riscopre un po' spuntata: ha il merito di farsi lanciare a rete in tre occasioni con movimenti intelligenti, ma al momento buono fallisce l'appuntamento con il gol. Fagioli (35' st) ng.

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ALL. ALLEGRI 6.5

Il copione ormai è scolpito nella pietra: la sua Juventus fatica a mostrarsi spumeggiante, nei primi tempi incassa anche qualche fischio dai tifosi, ma il lieto fine anticipa sempre i titoli di coda. Non può essere un caso, proprio come gli 817' di imbattibilità.

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ALL. ALLEGRI 6.5

Il copione ormai è scolpito nella pietra: la sua Juventus fatica a mostrarsi spumeggiante, nei primi tempi incassa anche qualche fischio dai tifosi, ma il lieto fine anticipa sempre i titoli di coda. Non può essere un caso, proprio come gli 817' di imbattibilità.

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