TORINO - Se non ora, quando? Eh, bella domanda. All’interrogativo su quando possa tornare in campo Paul Pogba, nella conferenza stampa alla vigilia dell’impegno di campionato con la Fiorentina, Max Allegri non ha saputo rispondere. Perché in questo momento, quando possa rientrare Paul Pogba, non lo sa nemmeno Paul Pogba. Il recupero di un atleta dopo lunghi mesi di inattività, in genere, è qualcosa di molto simile a una corsa a ostacoli, figurarsi nell’occasione specifica in cui l’area infortunata è quella – estremamente delicata – del menisco laterale. Il crack estivo, durante la tournée pre-campionato negli Stati Uniti, è stata la genesi del perdurante purgatorio, la decisione del francese di optare inizialmente per la terapia conservativa anziché per l’operazione – a dispetto dei consigli della società e anche del suo stesso entourage – ha fatto il resto. Da quei caldi giorni di fine luglio fino all’enigmatico presente. «No, Pogba non può essere convocato: in questo momento è ai box – il laconico bollettino medico annunciato ieri dal tecnico bianconero, tra un ritornello che sa di già sentito e un pizzico d’imbarazzo per l’ennesimo slittamento in calendario –. Mi spiace anche dirlo, ma questa è la realtà: sta lavorando, certo, ma in questo momento non c’è. E non so nemmeno quando potrà tornare, questa è la cosa che mi dispiace di più. Di sicuro non tra una settimana, magari tra venti giorni. Tutti lo aspettiamo, purtroppo però succedono anche queste cose».