Di Maria, un sorso di calcio fresco

Il genio che regala bellezza e spensieratezza alla gente bianconera e il passaggio del turno alla Juventus

Un lampo di genio illumina il popolo juventino, incupito dai guai giudiziari e da prestazioni non proprio entusiasmanti della squadra. Di Maria rinfresca vecchie sensazioni nei tifosi, con una tripletta che riconcilia con il calcio e consente alla Juventus di passare un turno di coppa a eliminazione diretta, quattro anni dopo il 3-0 all’Atletico Madrid, nella devastante notte di Cristiano Ronaldo. Ieri sera era Europa League e c’era il Nantes, tredicesimo in Ligue 1 e in dieci dal 2-0 in poi; il contesto, insomma, non era esattamente lo stesso, ma per una squadra che soffre maledettamente anche contro lo Spezia è un grande passo avanti mostrare una simile scioltezza offensiva, cercando il secondo gol dopo il primo e il terzo dopo il secondo (19 tiri, 60% di possesso e gara in controllo per quasi 80 minuti: numeri mai visti in questa stagione).

Di Maria, un artista del pallone

E poi c’è lui, il prodigioso Angel, eclettico inventore di calcio, un Jimi Hendrix che invece delle chitarre incendia le partite e la fantasia di chi, in questo momento, aveva disperato bisogno di giocate come quelle di ieri per dimenticare tutto il resto. Un sorso di calcio fresco nel mezzo di una stagione inquinata, che si sa come è iniziata (maluccio), ma nessuno sa come e dove potrà finire e non consente quindi nessun ragionamento in prospettiva, la gente juventina vive alla giornata, anzi alla partita, e riscopre il valore della gioia che regala un campione assoluto, un artista del pallone quale è Di Maria. Umberto Agnelli diceva di ritenersi fortunato per il fatto che alcuni fra i migliori giocatori della storia avevano vestito la maglia bianconera: Di Maria si aggiunge senza dubbio all’elenco, che il Dottore aveva contribuito ad arricchire con Omar Sivori, l’Angel e il demone, argentini diversamente geniali, ugualmente irriverenti, perché quel colpo di tacco per tirare in porta al termine di quel dribbling pazzesco (poi diventato rigore per il fallo di mano del difensore francese) era un colpo con dentro la sfrontata insolenza di certe giocare del Cabezon.

Tre giorni europea incoraggiante

Bellissimo anche il gol di Paulo Dybala, a proposito di argentini geniali, che ha regalato anche alla Roma la qualificazione e chiudendo una tre giorni europea incoraggiante per il calcio italiano. Dal figurone che ci ha fatto fare il Napoli spaziale di Spalletti, alle grintose vittorie di Milan e Inter, al passaggio in blocco delle nostre squadre di Europa e Conference League, per qualche giorno ci sentiamo meno poveri di quello che siamo. E un po’ più felici, anche grazie a Di Maria, che non si è ancora capito se sia di passaggio o no. Fin troppo ovvio, oggi, auspicare il rinnovo del suo contratto di un’altra stagione, per dissetare il desiderio di bellezza in una Nazione a rischio siccità.

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