È il caso di fare chiarezza. Ancora un po’. E di provare a sciogliere - con competenza e con il Codice di giustizia sportiva alla mano - alcuni nodi, alcuni dubbi, persino alcuni equivoci che il dispositivo del Collegio di Garanzia dello sport può aver inevitabilmente suscitato, a maggior ragione nei non addetti ai lavori. Nodi, dubbi, equivoci che affrontiamo insieme con Antonio Rinaudo, vicepresidente di sezione (Tesseramenti) del tribunale federale della Figc. Oltre che ex pubblico ministero della Procura di Torino.
Juve, il dispositivo del Collegio di Garanzia
Innanzitutto una interpretazione del dispositivo. «Ovviamente il fatto che sia stato “accolto il ricorso della Juventus non significa che le siano stati restituiti i 15 punti in maniera definitiva. Tra 20 o 30 giorni, o comunque quando ci sarà il nuovo giudizio davanti alle sezioni unite della Corte d’appello, verrà erogata una nuova sanzione con una quantificazione di punti “X”. Aver rigettato i ricorsi ad Agnelli, Paratici, Cherubini, Arrivabene vuol dire – da parte del Collegio - aver rigettato i ricorsi della “testa pensante” della Juventus, artefice dunque di quelli che secondo la Procura federale e ordinaria sono stati comportamenti illeciti. Il processo ora si riapre in termini diversi rispetto a prima. Sinora si era discusso in merito al giudizio rescissorio, alla contestazione di violazione dell’articolo 4... Ma adesso tutti questi passaggi sono stati superati. Il Collegio ha detto che l’impostazione era corretta e da qui si dovrà ripartire».