Juve, lo Stadium si fa triste
Il primo tempo dei bianconeri fa piangere e intristisce i 40 mila che si erano esaltati per il tris rifilato in quel di Udine in cui la pratica era stata archiviata con tre gol in 45 minuti. Invece col Bologna nel primo tempo la Juventus costruisce la pochezza di un tiro di Weah e basta! Per il resto un possesso palla sterile che diventa una sorta di boomerang. 60% di possesso e di fatto mai pericolosi. Dall’altra parte invece il Bologna sente il profumo del gol tre volte e in un caso lo trasforma in qualcosa di concreto. Dopo 23’ il destro di Ndoye obbliga in tuffo Perin a bloccare. Un minuto dopo Alex Sandro e Bremer non si fidano uno dell’altro e si scontrano nel tentativo di contrastare Zirkzee dando il via ibera a Ferguson che in area controlla con freddezza e segna con un rasoterra preciso sul palo lontano. Reazione? Non pervenuta. Anzi, 4’ dopo Fagioli perde banalmente palla e così Ferguson di destro sfiora il raddoppio. La ripresa regala un’altra Juve che infatti dopo 6 minuti trova il pareggio: Alex Sandro crossa per Bremer che di testa dà a Vlahovic: mezza rovesciata e gol ma Rabiot, in fuorigioco millimetrico, dà fastidio a Skorupski per cui viene il gol annullato. Al 11’ Weah tira da fuori Skorpuski devia in tuffo poi Bremer non trova la porta. Dopo un’ora di gioco Thiago capisce che il trend si è invertito e inserisce tre uomini nuovi per dare nuova atleticità. Fagioli davanti alla porta svirgola.