Szczesny si confessa ai bambini Juve: "Il mio sogno? Fare gol"

Il portiere bianconero ha risposto alle domande dei giovani tifosi raccontando le sue origini e anche svelando gli attaccanti che più temeva
Szczesny si confessa ai bambini Juve: "Il mio sogno? Fare gol"

TORINO - Wojciech Szczesny ha tenuto una particolare conferenza stampa. Infatti il portiere della Juventus ha risposto alle domande di giovani tifosi ed appassionati. Questa è la settima stagione con i colori bianconeri per il portiere polacco, ecco il segreto: "Non posso immaginarli di giocare in una squadra che non lotti per qualcosa di grande, qui alla Juventus si parte ogni anno con l'obiettivo di vincere trofei e questo mi stimola a rimanere sempre concentrato. Poi ogni tanto non riesco ma ci proviamo"

Il segreto sulla pettinatura

"Una volta avevo giocato con Arteta (allenatore dell'Arsenal oggi), e lui eseguiva dei colpi di testa pettinato come me e non si scompigliava mai, gli chiedi che prodotto usava per fissarli e lui mi disse nulla. Arrivato alla Roma ho fatto crescere i capelli, l'allenatore era Spalletti che mi suggerì di tagliarli o mettere qualcosa perché mi cadevano sempre sugli occhi. Ho fatto entrambe le cose e oggi ho i capelli così, sempre ordinati".

La colazione

"Uova. Alla vostra età, non sapendo cucinare, mi facevo un panino con Nutella che ancora oggi mi piace un sacco".

Consigli per i giovani portieri

"Non avere paura. Da giovane hai paura dei tiri forti, farà male tante volte ma per poco tempo. Io avevo paura i primi anni quando mi facevano un tiro forte da vicino. Il mio allenatore ai tempi mi diceva che era meglio un naso rosso che un gol preso. Non avere paura e trovare la gioia nelle cose che facciamo"

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La scelta di giocare in porta

"Ho iniziato da attaccante e ancora oggi vorrei fare l'attaccante, ero il più alto ma anche il più scarso. L'allenatore mi suggerì di andare in porta perché non segnavo mai. Mio padre è stato portiere e mi fa piacere dire che sono stato più forte di lui. Quando ti senti forte a fare una cosa questa di dà autostima, ti far sta bene e ho accetto di fare questo mestiere e ne sono innamorato. Sempre sognato di fare gol, da portiere mi è capitato alcune volte di andare in area di rigore all'ultimo minuto ma non sono mai stato vicino dal segnare anche perché se devo andare in area vuol dire che stiamo perdendo e non mi piace. Non saprei neanche come esultare".

La scaramanzia

"Zero. Vedo i miei compagni con i loro rituali, io niente. Faccio meditazione qualche ora prima della partita, mi sistemo i capelli e vado in campo".

L'addio al calcio

"Una data nella mia testa ce l'ho, vorrei essere più disponibile alla mia famiglia però dire che ho deciso non sono sicuro. quando capirò che non sarò pi forte ed importante per la squadra mi ritirerò".

L'attaccante più forte incontrato

"Non lo so, non mi piace paragonare un attaccante all'altro perché sono diversi tra loro. quello che mi dava un po' paura era Messi perché...è Messi. L'altro è Wayne Rooney che una volta mi ha segnato una tripletta e poi Cristiano Ronaldo che oggi vedo più come ex compagno".

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TORINO - Wojciech Szczesny ha tenuto una particolare conferenza stampa. Infatti il portiere della Juventus ha risposto alle domande di giovani tifosi ed appassionati. Questa è la settima stagione con i colori bianconeri per il portiere polacco, ecco il segreto: "Non posso immaginarli di giocare in una squadra che non lotti per qualcosa di grande, qui alla Juventus si parte ogni anno con l'obiettivo di vincere trofei e questo mi stimola a rimanere sempre concentrato. Poi ogni tanto non riesco ma ci proviamo"

Il segreto sulla pettinatura

"Una volta avevo giocato con Arteta (allenatore dell'Arsenal oggi), e lui eseguiva dei colpi di testa pettinato come me e non si scompigliava mai, gli chiedi che prodotto usava per fissarli e lui mi disse nulla. Arrivato alla Roma ho fatto crescere i capelli, l'allenatore era Spalletti che mi suggerì di tagliarli o mettere qualcosa perché mi cadevano sempre sugli occhi. Ho fatto entrambe le cose e oggi ho i capelli così, sempre ordinati".

La colazione

"Uova. Alla vostra età, non sapendo cucinare, mi facevo un panino con Nutella che ancora oggi mi piace un sacco".

Consigli per i giovani portieri

"Non avere paura. Da giovane hai paura dei tiri forti, farà male tante volte ma per poco tempo. Io avevo paura i primi anni quando mi facevano un tiro forte da vicino. Il mio allenatore ai tempi mi diceva che era meglio un naso rosso che un gol preso. Non avere paura e trovare la gioia nelle cose che facciamo"

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