Danilo, l'infortunio e l'ansia Juve: gli esami e chi potrebbe sostituirlo

Il difensore brasiliano è rimasto sempre in campo nelle prime otto giornate, senza neanche concedersi una sostituzione nei minuti finali

Oggi è il giorno della verità per Danilo, che rientra a Torino e si sottopone alla risonanza magnetica per capire l’entità dell’infortunio al flessore della coscia sinistra subito in Nazionale. Una sosta del campionato che si è trasformata in una grossa tegola per Massimiliano Allegri: il tecnico rischia di perdere il capitano bianconero non soltanto per la sfida contro la capolista Milan ma per più partite qualora il problema si rivelasse serio.

Danilo l'insostituibile

Finora il difensore della Juventus ha compiuto un percorso netto: sempre in campo nelle prime otto giornate, senza neanche concedersi una sostituzione nei minuti finali. Proprio il suo stakanovismo indica l’indispensabilità del giocatore, che non ha un sostituto naturale nella rosa. Leader non soltanto della difesa, ma dell’intera squadra per personalità ed esperienza, è il punto di riferimento di Allegri, che mai rinuncerebbe a lui se non per motivi fisici. Non è quindi un caso, che nella passata stagione la Juventus abbia perso le uniche partite in cui Danilo non ha giocato per squalifica (Psg ed Empoli).

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Juve, problemi in difesa

L’infortunio arriva in un momento in cui il reparto arretrato ha ritrovato la sua stabilità: con 6 gol presi (e 5 gare senza subire reti) quella bianconera è la seconda migliore difesa del campionato dietro all’Inter (5). In caso di forfait di Danilo, con ai box ancora Alex Sandro, Daniele Rugani si scalda per scendere in campo a San Siro, ma anche il giovane olandese Dean Huijsen scalpita per avere la sua occasione.

Le condizioni di Chiesa e Vlahovic

Sempre oggi rientra alla Continassa Federico Chiesa, in anticipo di un giorno rispetto ai compagni per i quali la ripresa è fissata domani. L’attaccante vuole accelerare con le cure e la fisioterapia per cercare di recuperare in vista della sfida di San Siro, domenica sera. L’azzurro - che ha lasciato il ritiro dell’Italia venerdì dopo che i medici avevano capito che non sarebbe stato pronto per la sfida di Wembley di domani - e Dusan Vlahovic - che invece non ha risposto alla chiamata della Serbia perché alle prese con la lombalgia che lo ha costretto a saltare le ultime due gare ma dalla quale si sta riprendendo visto l’exploit in allenamento - hanno una settimana di tempo per risolvere i problemi fisici e presentarsi almeno in discrete condizioni per sfidare i rossoneri.

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Oggi è il giorno della verità per Danilo, che rientra a Torino e si sottopone alla risonanza magnetica per capire l’entità dell’infortunio al flessore della coscia sinistra subito in Nazionale. Una sosta del campionato che si è trasformata in una grossa tegola per Massimiliano Allegri: il tecnico rischia di perdere il capitano bianconero non soltanto per la sfida contro la capolista Milan ma per più partite qualora il problema si rivelasse serio.

Danilo l'insostituibile

Finora il difensore della Juventus ha compiuto un percorso netto: sempre in campo nelle prime otto giornate, senza neanche concedersi una sostituzione nei minuti finali. Proprio il suo stakanovismo indica l’indispensabilità del giocatore, che non ha un sostituto naturale nella rosa. Leader non soltanto della difesa, ma dell’intera squadra per personalità ed esperienza, è il punto di riferimento di Allegri, che mai rinuncerebbe a lui se non per motivi fisici. Non è quindi un caso, che nella passata stagione la Juventus abbia perso le uniche partite in cui Danilo non ha giocato per squalifica (Psg ed Empoli).

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