Juve, le differenze con il passato
Quando, nel 2015-16, la Juventus perse a Sassuolo toccando il punto più basso del primo quinquennio di Allegri, davanti ai microfoni ci mise la faccia Gigi Buffon che, da capitano, si assunse la responsabilità, usò toni critici («Primo tempo indegno, dobbiamo tornare tutti umili e con i piedi per terra perché se si indossa la maglia della Juventus, se non si suda e non si ha la voglia di combattere, si rischia solo di fare delle figure ancora peggiori»), supportato dall’autorevolezza della sua figura, che reiterò anche davanti ai compagni.
Nella prima Juventus di Allegri erano i senatori a prendere in mano la situazione nei momenti difficili e a traghettare il gruppo fuori dalle sabbie mobili. Questione di leadership, appunto. Che viene riconosciuta dal gruppo stesso non soltanto per la carriera e l’esperienza ma per quello che riesce a trasmettere alla squadra.