Non sarebbe affatto bello, per la Juventus, qualificarsi alla prossima Champions League arrivando quinta. Però gli almeno 50 milioni garantiti dalla partecipazione (e che saliranno a oltre 150 per chi vincerà il trofeo), più gli annessi e connessi legati a biglietti, sponsor eccetera, nelle casse entrerebbero lo stesso e sarebbero vitali. Dunque Massimiliano Allegri e i giocatori cercheranno di difendere il terzo posto e anche di riconquistare il secondo, ma intanto il presidente Ferrero, l’ad Scanavino e il dt Giuntoli hanno tirato due sospiri di sollievo al passaggio in semifinale della Fiorentina in Conference e dell’Atalanta in Europa League: risultati che hanno reso aritmetico per l’Italia uno dei primi due posti nel ranking annuale Uefa e con esso il diritto a disputare la prossima Champions con cinque squadre.
Champions: quanto manca alla Juventus
Alla Juve per qualificarsi basterà mantenere nelle prossime sei giornate i 12 punti di vantaggio sulla stessa Atalanta, che però di partite ne giocherà sette, dovendo disputare il recupero con la Fiorentina. Vincendole tutte, i nerazzurri si porterebbero a quota 72, dunque la Juve, attualmente a 63 punti, sarebbe certa almeno del quinto posto e quindi della qualificazione se in sei giornate ne ottenesse 10 (in caso di arrivo a pari punti, visti i due pareggi negli scontri diretti, varrebbe la differenza reti, al momento identica, +21, e poi i gol segnati, con i nerazzurri in netto vantaggio: 57-45). Ovviamente il sospiro di sollievo non lo hanno tirato solo i dirigenti bianconeri, ma anche quelli di Bologna, Roma e della stessa Atalanta, le altre squadre coinvolte nella corsa Champions. Corsa in cui nerazzurri e giallorossi potrebbero tagliare il traguardo anche arrivando sesti, se vincessero l’Europa League: e a quel punto le italiane in Champions diventerebbero sei.