TORINO - Ecco un estratto dell'intervista a Ernesto Bronzetti, consigliere del presidente madrileno Perez. «Il Real Madrid ha ricevuto la bellezza di 11 richieste per Morata. E tra queste c’è anche quella della Juventus. So che le trattative sono in corso. Presumo che si tratti di una vicenda destinata ad allungarsi ancora nel tempo. Serve un po’ di pazienza, ritengo».
Bronzetti, nel mondo del mercato lei è considerato il ministro degli esteri di Perez per gli affari con l’Italia. O con gli italiani in giro per il mondo.
«Sono innanzi tutto un amico di Perez, questa è la cosa più importante. Lo conosco da 13 anni. Nella scorsa estate gli ho portato Ancelotti. Se c’è da fare qualche cosa con l’Italia, si rivolge a me. Ogni tanto mi chiede un consiglio. O una consulenza: e io gliela do. Per fortuna accade spesso».
Appunto. Continuiamo a parlare di Morata?
«Il Real non ha preso la decisione finale. Il giocatore ha chiesto di giocare. Dipenderà molto dalla sua volontà».
Ci risulta che Morata abbia già dato la sua disponibilità a trasferirsi a Torino. La Juve gli offre il giusto spazio e disputa la Champions: due condizioni chieste dal giocatore.
«Vero. E’ così».
E la posizione del Real, al di là del fatto che a Madrid vogliano prendersi del tempo prima di decidere il destino del ragazzo?
«Di sicuro il Real vorrebbe avere in mano il sostituto, prima di dare il via libera alla partenza di Morata».
Si parla di Suarez. Il goleador del Liverpool. Sarebbe un colpo stellare.
«Di sicuro non svelo io i segreti di Perez. Ma è altrettanto certo che il Real cerca sempre di prendere i migliori giocatori del mondo».
Come Vidal o Pogba? Il cileno, in particolare, piace molto ad Ancelotti.
«Al Real non interessano».
Ci lasci dire che la diplomazia ha le sue regole. Torniamo a Morata: risulta che il Real possa essere disposto a cederlo, ma senza perderne il controllo.
«E’ vero. Perez vuole puntare sempre di più anche sui frutti che crescono in casa. Come Jesé, per esempio. O Casemiro. O Nacho. E Morata fa parte di questa specie».
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© RIPRODUZIONE RISERVATABronzetti, nel mondo del mercato lei è considerato il ministro degli esteri di Perez per gli affari con l’Italia. O con gli italiani in giro per il mondo.
«Sono innanzi tutto un amico di Perez, questa è la cosa più importante. Lo conosco da 13 anni. Nella scorsa estate gli ho portato Ancelotti. Se c’è da fare qualche cosa con l’Italia, si rivolge a me. Ogni tanto mi chiede un consiglio. O una consulenza: e io gliela do. Per fortuna accade spesso».
Appunto. Continuiamo a parlare di Morata?
«Il Real non ha preso la decisione finale. Il giocatore ha chiesto di giocare. Dipenderà molto dalla sua volontà».
Ci risulta che Morata abbia già dato la sua disponibilità a trasferirsi a Torino. La Juve gli offre il giusto spazio e disputa la Champions: due condizioni chieste dal giocatore.
«Vero. E’ così».
E la posizione del Real, al di là del fatto che a Madrid vogliano prendersi del tempo prima di decidere il destino del ragazzo?
«Di sicuro il Real vorrebbe avere in mano il sostituto, prima di dare il via libera alla partenza di Morata».
Si parla di Suarez. Il goleador del Liverpool. Sarebbe un colpo stellare.
«Di sicuro non svelo io i segreti di Perez. Ma è altrettanto certo che il Real cerca sempre di prendere i migliori giocatori del mondo».
Come Vidal o Pogba? Il cileno, in particolare, piace molto ad Ancelotti.
«Al Real non interessano».
Ci lasci dire che la diplomazia ha le sue regole. Torniamo a Morata: risulta che il Real possa essere disposto a cederlo, ma senza perderne il controllo.
«E’ vero. Perez vuole puntare sempre di più anche sui frutti che crescono in casa. Come Jesé, per esempio. O Casemiro. O Nacho. E Morata fa parte di questa specie».
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