Calciomercato Juve, il borsino punte: sale Osvaldo. E Pazzini…

Anche Squinzi blinda Zaza: «Adesso ci serve». Ora è l’oriundo il primo obiettivo. Ma occhio all'attaccante del Milan
TORINO - Più Osvaldo che Simone Zaza, in questo momento. La Juventus sta ancora provando a convincere il Sassuolo a concedere il centravanti lucano entro il 2 febbraio. Chiudere l’operazione, tuttavia, è diventato molto più difficile. La sconfitta dei neroverdi nell’ultimo turno di campionato a Cagliari non ha aiutato, semmai ha rinforzato le convinzioni di chi voleva che Zaza rimanesse a Sassuolo fino a giugno. Eusebio Di Francesco in testa: «Voglio che Simone resti con noi e spero che il mercato finisca presto, tutte queste voci gli stanno togliendo serenità», dettava il tecnico. Se la posizione dell’allenatore pescarese è costantemente risultata a senso unico, con il passare dei giorni anche la società è sempre più orientata a chiudere la porta. Dopo l’ad Giovanni Carnevali («Zaza non si muove»), ieri ha parlato il proprietario Giorgio Squinzi. Solitamente lontano dalle dinamiche mercatizie, il presidente di Confindustria è invece voluto entrare nel cuore della questione: «Non cediamo Zaza, è un giocatore del Sassuolo e ci serve. Ne abbiamo bisogno perché in questo momento le cose, per noi, si sono leggermente complicate».

PAURA DELLA B - Già, i 7 punti sul Chievo sono un buon margine dal terz’ultimo posto, ma non tale da mettere completamente al sicuro il Sassuolo. Che ritiene di avere ancora bisogno dei gol di Zaza (7, fino a questo momento, dei quali uno alla Juve e due alla Roma) per traguardare una salvezza che magari non sia da conquistare nelle ultime due giornate. Ora, dire che l’esito del prossimo turno di campionato sia decisivo, per il destino della punta, è magari eccessivo, però una nuova accelerata della trattativa passa anche da un successo dei neroverdi nella sfida di domenica. Avversario l’Inter. Chissà però che dopo lo 0-7 di un anno fa, replicato dal 7-0 di San Siro alla 2ª di questo campionato, una vittoria contro i nerazzurri non possa ammorbidire la posizione di Squinzi. Anche perché dietro al veto fin qui posto dal Sassuolo non c’è nessuna motivazione che non sia puramente tecnica. Gli emiliani non ne fanno una questione economica, né di contropartite, per quanto un prestito semestrale di Kinglsey Coman non dispiacerebbe. La spiegazione è molto semplice: con Zaza il club, alla seconda stagione nella sua storia in serie A, si sente garantito, mentre senza di lui teme di mettere a repentaglio la corsa per non retrocedere.

ALESSANDRO BARETTI
FABIO RIVA

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