© Action Press/LaPresseTORINO - Non fa una grinza, Beppe Marotta, quando gli si chiede se i vari Vidal o Pogba possano andare al Real Madrid. Non si scompone. Non vacilla. Non si concede titubanze. Timori reverenziali al cospetto dei blancos campioni d’Europa? Riflessioni sulle differenti potenze economiche e di budget? Acqua passata, storie del passato spazzate via assieme al Real Madrid tutto, dopo il confronto in semifinale di Champions. E così l’amministratore delegato bianconero ha buon gioco a far la voce grossa: «No, Vidal o chi per lui non va al Real, perché la Juve è più forte».
NUOVA COSCIENZA - E dagli torto, effettivamente, dati alla mano... Poi, per carità: fino a che punto le sicurezze di Marotta siano dettate dall’entusiasmo di una finale di Coppa Italia vinta e di una finale di Champions League imminente lo capiremo strada facendo (ché se i madridisti ti mettono in mano 100 e passa milioni per Pogba o qualcosa meno per Vidal, non è mica detto che i buoni propositi continuino a dettar legge). Ma è pur certo che i trionfi stagionali abbiano davvero instillato nuova consapevolezza nel club bianconero. Consolidando peraltro, a suon di ricavi, le ambizioni di scalata e attestazione ai vertici del gotha del calcio internazionale. Voglia di smembrare lo squadrone allestito di intuizione in intuizione, insomma, pari a zero. Voglia, al contrario, di accaparrare quanto di meglio offra il mercato, pari a mille.
VADE RETRO, REAL! - E così capita, come sta effettivamente capitando, di gustarsi una Juventus che, pronti via, sbaraglia la concorrenza e senza indugiare va ad accaparrarsi il giocatore più promettente del calcio italiano: Paulo Dybala. Quasi quaranta milioni, alla faccia delle milanesi e di qualche straniera, seppur divisi fra parte fissa pagabile in più annualità, bonus e giocatori girati al Palermo. Poi, soprattutto, capita di prendere atto d’un Marotta che non solo respinge al mittente le avances del Real, ma va al contrattacco...
MEDIOCAMPISTA - Evidentemente, infatti, l’amministratore delegato bianconero non si limita a dirlo in televisione, che ormai «la Juve è meglio del Real Madrid». No, a quanto pare lo dice direttamente ai giocatori, quelli che attualmente ci giocano, nel Real Ma drid. Uno in particolare: Sami Khedira. Mediocampista tutto muscoli e potenza con contratto prossimo alla scadenza che potrebbe impreziosire sia l’organico di Allegri, sia la “collezione” di colpacci a parametro zero che proprio Marotta sta mettendo insieme ormai da tempo.
Antonino Milone-Fabio Riva