All’assalto di Pogba: <br /> Braida vede Marotta

Gli uomini mercato di Juve e Barcellona di nuovo a confronto: dai blaugrana serve un’offerta superiore agli 80 milioni

TORINO - C’è la Champions, c’è la finale tra 10 giorni, c’è un destino che si è divertito a incrociare Juventus e Barcellona all’ultimo duello sul neutro di Berlino. Ma bianconeri e blaugrana, pur operando in condizioni differenti (chi è parte attivissima e chi prenota i colpi perché ha il mercato bloccato), lavorano anche in chiave futura. E la rosa rivalutata dei campioni d’Italia comporta, inevitabilmente, il rischio che le big più ricche d’Europa si presentino in corso Galileo Ferraris con un assegno mai visto prima. Per chi? Beh, innanzitutto per Paul Pogba.

VERTICE - Chiamatelo incontro casuale, oppure pranzo di lavoro tra vecchi amici, o ancora un summit organizzato per scambiare due chiacchiere fra colleghi. Beppe Marotta e Ariedo Braida hanno parlato di tutto, dall’attesa della finale di Champions agli intrecci di mercato fra le due potenze più forti del Vecchio Continente in questa stagione. Pogba è stato il tema numero 1, quello che ha riscaldato gli interessi reciproci, con la Juve che non ha alcun bisogno di vendere il suo campioncino e il Barça che resta il club più vicino al calciatore se solo contasse il feeling tra le società coinvolte. Il problema è che gli 80 milioni offerti di recente – è la proposta più elevata per il solo cartellino del francese – sono stati già respinti da Marotta. Se proprio dovesse andar via, Pogba sarebbe ceduto alla “modica” cifra di 100 milioni, euro più euro meno. Lo stesso amministratore delegato bianconero è cosciente del fatto che, a livello di rapporti con l’entourage, il Paris Saint-Germain sia favorito. Intanto dalla Francia insistono: il transalpino ha manifestato la volontà di abbracciare la causa di una big spagnola, fra Real Madrid e Barcellona che, peraltro, prima del 2016 non potrà giovarsi delle prestazioni del Polpo. Un’opzione che, nel caso, non dispiacerebbe alla Juve, pronta a godere delle magie del calciatore almeno per un altro anno.

Antonino Milone

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