TORINO - La Juve ha in mano anche Nainggolan, pur se la partita è destinata a essere ancora lunga e complessa. Ma certo lo scatto appena compiuto dai dirigenti bianconeri rappresenta un colpo di scena, mentre continuano a vivere una situazione di stallo le contemporanee trattative tra la Roma e il Cagliari per la risoluzione della comproprietà del mediano belga. Il giocatore, come si sa, è a metà tra le due società. E il ds giallorosso Sabatini non è riuscito a svoltare nei dialoghi con il patron dei sardi, Giulini. Proprio in tale contesto si è inserita la Juventus, che ultimi giorni ha compiuto un’accelerata già determinante, se non ancora decisiva. Tanto è vero che in questo momento la società più vicina a Nainggolan è per l’appunto la Juve. Ma solo informalmente è così: con il calciatore ancora in mano alla Roma in compartecipazione, il club bianconero deve attendere che il Cagliari riesca a conquistare l’intero cartellino, prima di poter compiere l’assalto finale. Ma oggi come oggi è importante il gioco di sponda, a Torino. Perché solo un preaccordo tra la Juventus e il Cagliari potrebbe consentire ai bianconeri, alla fine, di portare a casa il belga.
L’INTRECCIO ASTORI-IBARBO - La Roma finora ha offerto 2,5 milioni netti a Nainggolan: con un aumento di circa 700 mila euro rispetto all’attuale stipendio dell’interno. La Juventus si è spinta ben oltre: ed è già volata fino al tetto dei 3,5 milioni netti, più bonus. La società giallorossa non è invece andata oltre i 12 milioni, quanto alle offerte al Cagliari per l’acquisto della seconda metà del cartellino di Nainggolan. Troppo poco: Giulini vuole almeno 17 milioni. Le trattative tra le due società sono ormai destinare a slittare a giugno inoltrato. In questa fase la Roma non può ancora pigiare l’acceleratore, nelle decisioni più importanti ed economicamente rilevanti. Il fatto poi che la Roma gestisca anche Astori e Ibarbo in prestito influenzerà indubbiamente pure la trattativa conGiulini per Nainggolan: tanto il difensore quanto l’attaccante sono infatti approdati nella Capitale in prestito oneroso, con un diritto di riscatto a favore della società giallorossa.
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