Marchisio, un rinnovo da Pirlo. E spunta Kondogbia

Ecco come cambierà il centrocampo della Juve. Prosegue la caccia al trequartista
Stagione 2015-16 - Serie A - Punti: 8. Risultati: 2 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte. Gol fatti: 9, gol subiti: 8 - Piazzamento finale: 1° posto (+ 9 punti sulla seconda) -

Champions League: 2° posto nel girone - Eliminata agli Ottavi di finale dal Bayern Monaco© www.imagephotoagency.it

TORINO - Attorno al nuovo centrocampo in mano a Massimiliano Allegri ruotano idee, trattative, punti fermi. Di più, veri e propri punti esclamativi in alcuni casi. Uno di questi fa rima con le gambe mulinanti e la tecnica sopraffina di Claudio Marchisio, un ragazzo di 29 anni per il quale la Juve rappresenta più di una ragione di vita. Da oggi ogni giorno sarà buono perché la dirigenza bianconera convochi l’entourage del Principino per trovare una quadra sul nuovo accordo, che contemplerà pure un sostanzioso adeguamento dell’ingaggio. Poi verrà il tempo di analizzare i casi Vidal, Pogba e delle offertone potenzialmente irrifiutabili: non robetta...

Più anni, più soldi
Il giorno non è stato fissato, perché il ricordo dell’Olympiastadion è ancora fresco e altre questioni (Pirlo-Tevez su tutte) bollono in pentola. Ma le parti si sono intraviste a Berlino dandosi un appuntamento a breve scadenza: chissà se sarà il summit dell’intesa finale e della firma, però l’ottimismo cresce di giorno in giorno e nulla lascia pensare che Marchisio possa chiudere qui la sua esperienza torinese. Il quadro è esattamente l’opposto: chi conosce bene il giocatore, destinato a sostituire Pirlo in regia a tutti gli effetti, sostiene che la voglia di Juve sia fortissima come sempre, mentre in corso Galileo Ferraris il piano di prolungare il contratto del calciatore dal 2016 al 2019 non è mai stato un mistero. Il centrocampista bianconero e della Nazionale guadagna intorno ai 3 milioni netti più bonus: il progetto societario prevede una crescita degli emolumenti su una base superiore ai 3,5 milioni con - a parte - tutta una serie di bonus quantitativamente più numerosi rispetto a quelli presenti nell’accordo in vigore. Le variabili legate al futuro ingaggio di Marchisio, in sostanza, aumentano, non le aspettative delle parti: la firma, a meno di clamorose novità, non tarderà ad arrivare. Prima di partire per le vacanze, fissate per il dopo-Nazionale, l’autografo sarà apposto su carta intestata. Nel frattempo le richieste dall’estero non mancano: in Premier non solo il Liverpool ha provato a sondare il terreno e più di una telefonata è giunta da un paio di club tedeschi. Ma la verità è un’altra: il conto delle 308 presenze, condite da 35 gol, del Principino sarà presto aggiornato.

Chi entra, chi esce
Già, sarà un’estate di movimenti continui, lì in mediana. Fra un Arturo Vidal che aspetta di abbracciare la Coppa America col suo Cile e un Paul Pogba iperblindato in attesa che arrivi la proposta choc, nella ruota del mercato dei campioni d’Italia girano altri nomi con un possibile ticket d’ingresso, fra centrocampo e trequarti. Intanto va registrata l’ennesima avance di Josep Maria Bartomeu sul Polpo: «Pogba è un giocatore della Juve. Per questo non lo trattiamo, però lo seguiamo». L’ha ribadito, il presidente del Barcellona, a Catalunya Radio, giusto per sgombrare i dubbi residui. Quanto a Vidal, beh, l’assalto del Real Madrid di Rafa Benitez è un’ipotesi, per il momento, in via di pianificazione. Se dunque il cileno o il francese dovessero andar via, ecco che il mercato in entrata tornerebbe a scatenarsi in attesa dell’ufficialità dell’arrivo dello svincolato Sami Khedira. C’è un’idea che conduce al 22enne francese Geoffrey Kondogbia, legato al Monaco fino al 2018. Ma soprattutto restano vivi gli obiettivi legati alla caccia a un uomo di fantasia (a meno di non voler utilizzare Paulo Dybala dietro le punte), col brasiliano Oscar del Chelsea e il belga Kevin De Bruyne del Wolfsburg, ieri votato quale miglior giocatore dell’ultima Bundesliga secondo un sondaggio della rivista Kicker, sul taccuino. Dei due, il sudamericano sembra più semplice da conquistare a suon di corteggiamenti spinti, anche se i Blues non lo cederanno mai a prezzo di saldo.

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