Mercato? No, è guerra…Juve contro tutti

Da Nainggolan a Benatia: tutti contro la Juve, Juve contro tutti. Azioni di disturbo, aste, alleanze
Mercato? No, è guerra…Juve contro tutti© www.imagephotoagency.it

TORINO - Le chiamano “azioni di disturbo”: succede quando una società prova a macchiare il quadro di una trattativa apparentemente in discesa col suo tratto inconfondibile. Nel mondo del mercato accade spesso e chi subisce il presunto torto, solitamente, va su tutte le furie, o comunque registra l’inserimento della concorrenza con somma insoddisfazione. Il caso Berbatov, che tre anni fa divise Fiorentina e Juventus, viene sovente ricordato da chi parteggia per i viola, mentre i bianconeri hanno sempre sostenuto di aver provato a ingaggiare il bulgaro da quando quest’ultimo aveva detto no ai toscani. La querelle si trascinò per settimane, tanto che ancora oggi è oltremodo complicato immaginare che le due storiche rivali possano risedersi a tavolino, come ai tempi di Roby Baggio. Perché fare affari è un obiettivo per il quale si tende a guerreggiare pur di avere la meglio, nel rispetto di un trend ormai consolidato: il campionato, così, dura tutto l’anno e rompere le scatole al club nemico di turno è opportunità sempre calda.

L'OPZIONE BUSTE - L’ultimo esempio fa rima con Radja Nainggolan, centrocampista belga il cui cartellino è gestito in comproprietà libera fra Cagliari e Roma. I giallorossi stanno per incontrare nuovamente i rossoblù con l’auspicio di una fumata bianca che si fa attendere, fors’anche troppo rispetto alle prospettive iniziali. E la Juve che ti combina? Si piazza alla finestra, in attesa di capire se davvero le due società risolveranno la querelle alle buste, ma nel frattempo incontra il direttore sportivo del Cagliari, Stefano Capozucca, per stringere i tempi su Godfred Donsah, 19enne mediano dal futuro assicurato, al punto che che potrebbe presto accasarsi al Sassuolo o all’Atalanta in prestito (oggi summit fra i bianconeri e l’agente del ghanese). Però non si può non pensare al fatto che al ds Fabio Paratici interessi la “favola” del giovane centrocampista rampante, ma a patto che il discorso scivoli su Nainggolan, elemento molto gradito alla Juve, in primis a Massimiliano Allegri. Vero, per ora la trattativa vera continua a coinvolgere soltanto Cagliari e Roma, chiamate a cancellare obbligatoriamente la comproprietà del giocatore, però in caso di riscatto rossoblù alle buste è fortissima la tentazione bianconera di entrare in scena e beffare i giallorossi. Tanto più che l’offerta d’ingaggio (3,5 milioni) è decisamente superiore ai 2,5 garantiti da Walter Sabatini, con un’ipotesi di contratto quadriennale già pronta per il Nainggolan eventualmente bianconero. Prima, tuttavia, sardi e capitolini devono rompere la trattativa, altrimenti rimane forte la possibilità che alla fine un accordo lo si trovi, con buona pace dei “disturbatori” di Torino.

Antonino Milone

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