Il dopo Tevez, l'inchiesta: «Pericolo...10!»

Da Mauro a Tacchinardi, da Ferrara a Di Livio: «Il numero che è stato dell’Apache pesa tantissimo. Meglio lasciare Dybala tranquillo: piuttosto la Juve non lo assegni»

TORINO - E ci risiamo. Con l’addio di Carlitos Tevez torna libera la maglia numero dieci. Quella che è stata di Alessandro Del Piero, il capitano, l’idolo, l’emblema della Juve, il Dio bianconero di tutti i tempi. E prima di lui Roberto Baggio. E prima ancora Michel Platini: tutti e due Palloni d’oro. Tanti, tanti anni fa, fu la volta del danese Hansen e di Giovanni Ferrari. Ma qui siamo alla preistoria bianconera. Limitiamoci dunque agli ultimi quattro: Tevez, Del Piero, Roberto Baggio e Platini. Un bel problema, allora: che fare? Lasciarla libera in attesa di un valoroso protagonista come successe dopo l’addio di Alex? Darla a un bianconero della vecchia guardia? Consegnarla a Dybala che, potenzialmente, è un grande dieci? O ancora: acquistare il famoso trequartista che vuole Allegri e darla a lui? Oscar, per rendere l’idea, potrebbe essere l’uomo giusto? Per capirne di più abbiamo interpellato grandi giocatori del passato juventino: campioni che hanno giocato con Del Piero e Baggio, che hanno vinto tutto in bianconero, alcuni anche la Champions League, altri scudetti e Coppa Uefa.

FERRARA E MAURO: MARCHISIO - Ciro Ferrara, uno dei più grandi difensori della storia bianconera, tra l’altro anche tecnico della stessa Juventus, vota per il dieci fatto in casa. Uno che rappresenta il passato, il presente e il futuro: «Darei la maglia a Marchisio, ragazzo cresciuto nel settore giovanile bianconero e che con questi colori ha vinto tanto e tanto può ancora conquistare. Capisco bene che è un dieci anomalo per tanti motivi, a partire dalla sua posizione in campo. Però il giocatore incarna la Juve. Farei una scelta del genere». Anche Massimo Mauro, alla fine, punta sul Principino: «Sì, sceglierei lui per quello che ha fatto e per quello che potrà fare. Dybala? No, troppo giovane, significherebbe caricarlo di responsabilità che rischierebbero di condizionarlo. Il giocatore ideale sarebbe James Rodriguez del Real Madrid ma so bene che è quasi impossibile arrivare a lui. Oscar? Bravo, ma non mi fa impazzire».

LASCIATELA LIBERA - L’idea di molti è quella di non assegnarla a nessuno perché dopo Tevez e Del Piero non ci sono nomi all’altezza. E su Dybala, anche Tacchinardi e Brio concordano con Mauro: non è ancora pronto. Di Livio, invece, la darebbe al giovane argentino per un motivo molto semplice: «A questo punto, senza Del Piero e Tevez, non ha senso trovare un sostituto. Per questo la si può consegnare a Dybala». «No, no - incalza Tacchinardi - si rischerebbe di bruciarlo prima del tempo. E’ un ragazzo che ha qualità, è promettente, lasciamolo tranquillo. Senza Tevez i bianconeri perdono venti punti e i dirigenti lo sanno benissimo. Lui faceva tutto. Attaccante e trequartista, la sua partenza non ci andava proprio. L’argentino è un fenomeno. Quindi Allegri non assegni la dieci, aspetti un po’. Ma sono convinto che il tecnico campione d’Italia ha le idee chiare su come far giocare la squadra che verrà. Non mi stupirei, in caso di acquisto di Mandzukic, che inforchi il tridente visto che con Khedira ha molti centrocampisti di gamba. Morata, poi, è un attaccante completo, che può fare anche l’esterno. Certo che se arrivasse uno come Ibra la dieci la darei a lui».

Forte-Salvetti

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